Sul mondo dei cani c’è un assioma: i cani sono carnivori. Lo vediamo dai loro denti, però nessuno può negare che possano nutrirsi anche di formaggi, verdura e frutta. Molti padroni, probabilmente già vegetariani o vegani, decidono di far abbracciare il mondo senza carne ai solo amici a quattro zampe arrivando a cambiare le abitudini alimentari, abitudini che risalgono a tempi assai lontani e diversi dai nostri.
Uomo non mangia carne diventa cane non mangia pollo, coniglio, tacchino, essendo onnivori, i cani possono sopravvivere perfettamente anche senza carne, integrando le proteine con legumi, verdura, riso. Il fine è sicuramente nobile: rispettare gli altri animali. Ne risente però il portafogli, un padrone che vuole far diventare il cane vegetariano rischia di spendere per un sacchetto di crocchette, o del cibo in scatola, vegetariane, sino al triplo rispetto al prezzo del cibo per carnivori.
Le associazioni veterinarie però mettono in guardia i padroni dagli eccessi di una dieta senza carne: è giusto ridurre l’apporto di carne, ma, diversamente come per noi bipedi, non bisogna eliminarla del tutto. Il cane diversamente a noi non può porsi il fine di mangiare senza inquinare – produrre la carne può portare inquinamento – o di uccidere altri esseri viventi, insomma per loro non è una questione etica.
Eppure si contano cinquantamila cani vegetariani, un numero alto che, a differenza di come si potrebbe pensare, non è assolutamente una moda per pochi padroni vegetariani: Germania e Francia hanno svolto degli studi a riguardo, il numero di cani e gatti vegetariani è in continuo aumento e sfiora i 50 mila.
Una tendenza in crescita dovuta all’aumento di vegetariani e vegani nella cultura occidentale, se volete fare il grande passo tenete sotto controllo il cane e rivolgetevi ad un veterinario che saprà consigliarvi il giusto apporto calorico giornaliero che deve affrontare un cane e non sfidate troppo la natura che, nel caso degli animali, ha già pensato a tutti e noi non possiamo sostituirla.