Qualche tempo fa su Tutto Zampe vi avevamo parlato degli Inseparabili, dei deliziosi pappagalli molto socievoli e affettuosi che hanno bisogno di vivere in coppia. Purtroppo, però, anche questi uccellini, come gli altri animali domestici, possono ammalarsi, ma a differenza degli amici a quattro zampe, non è sempre facile individuare i sintomi e le cause del loro malessere.
Tra i segnali che potrebbero indicare una patologia in corso ci sono: l’addome gonfio e arrossato, dimagrimento eccessivo, occhi chiusi, starnuti frequenti e muco che cade dalle narici, scarso appetito, feci molli o liquide, cloaca sporca di feci, coda in posizione verticale e piume arruffate.
Come per tutti gli animali, in caso di un qualsiasi segnale di malessere, la cosa migliore da fare è quella di portare l’Inseparabile dal veterinario, che saprà fare la diagnosi migliore, nell’attesa, però, è bene adottare alcuni accorgimenti.
Innanzi tutto separate il soggetto malato dagli altri uccelli presenti in gabbia, per scongiurare eventuali infezioni collettive, tenere l’animale in un ambiente riscaldato, sistemate le vaschette di cibo e acqua in una posizione facilmente raggiungibile. Durante il percorso verso lo studio del veterinario, avvolgete la gabbia in un panno di lana pur lasciando il ricambio d’aria al pappagallo.
Dopo che il veterinario avrà individuato la malattia della quale soffre il pappagallo, dovrete prepararvi a somministrargli la terapia; il modo più semplice è senza dubbio quello di sciogliere il farmaco nell’acqua o nel cibo; il contro di questo sistema è che non è facile calcolare quanta medicina prenderà, soprattutto se l’animale beve poco oppure è inappetente; potete cercare di dargli il farmaco sciogliendolo in un po’ d’acqua o di miele e di darglielo su un cucchiaino o tramite una piccola siringa.
Se la terapia deve essere somministrata tramite iniezione, agite così: nel caso di una intramuscolare agite sui muscoli pettorali e nel caso di un’iniezione sottocutanea nella regione dorsale tra collo e spalle, avendo cura di alzare prima la cute.
[Fonte: Petnet]