Durante i mesi invernali, per via di caminetti, stufe, illuminazioni delle festività e candele accese, è più alto il rischio di incendi in casa.
A differenza di noi umani, il gatto rimasto intrappolato da solo in un edificio devastato dal fuoco, non può chiedere aiuto e, se gli accessi all’esterno sono chiusi, purtroppo nemmeno riuscire a fuggire e a mettersi in salvo.
La speranza, in questi casi, se l’incendio avviene durante la vostra assenza, è che i vicini allertino prontamente i vigili del fuoco e vi avvisino dell’emergenza e a quel punto spetterà a voi correre sul posto e comunicare ai pompieri che in casa c’è un animale.
Durante un incendio, i gatti sono sensibili agli stessi fattori di rischio, potenzialmente fatali, delle persone. I principali pericoli sono il monossido di carbonio, l’inalazione di fumo e le ustioni.
Il monossido di carbonio si accumula nei polmoni e da qui, legato all’emoglobina che normalmente trasporta ossigeno, entra nel flusso sanguigno. I segnali di avvelenamento da CO comprendono letargia, debolezza e collasso. Se rimossi dall’ambiente inquinato e trattati con ossigeno, molti animali si riprenderanno. Non c’è modo di eliminare il monossido di carbonio dal sangue, bisogna aspettare che venga metabolizzato.
Dove c’è fuoco, c’è fumo. I gatti hanno vie aeree piccole e capacità polmonare limitata. Come i bambini, sono dunque molto sensibili al fumo. Il respiro, per via dell’agitazione, durante un incendio diventa frenetico, la frequenza respiratoria accelerata aumenta il fumo inalato che è estremamente dannoso per i polmoni. Alcuni animali sopravvissuti al fuoco potrebbero morire giorni dopo a causa dei danni da inalazione. L’ossigeno è il miglior trattamento iniziale. Gli animali interessati sono spesso ricoverati in ospedale per diversi giorni. Viene effettuata una radiografia del torace e vengono somministrati farmaci. Se sopravvivono, alcuni gatti potrebbero avere problemi respiratori a vita a causa del danno polmonare subito.
Le ustioni, a seconda della misura del danno, possono richiedere trattamenti lunghi e costosi. Se estese, solitamente sono anche associate ad intossicazione da fumo grave. Se lievi interesseranno appena il pelo.
La cosa migliore da fare, visto il pericolo di incendi, è evitare che avvengano, non sovraccaricando le prese a muro e i circuiti elettrici, controllando il forno per notare tempestivamente malfunzionamenti e non conservare materiali combustibili dentro casa. Spegnere le luci dell’albero di Natale, stufe e caminetto prima di uscire o di andare a dormire.
Applicare un adesivo alla porta esterna per far sapere ai vigili del fuoco che all’interno c’è un gatto.
[Fonte: Petplace]