Il Pastore Fonnese è ufficialmente entrato nel novero dei cani di razza: il riconoscimento è arrivato in occasione della due giorni di esposizione internazionale canina organizzata dal gruppo cinofilo sassarese. Si tratta di un cane piuttosto raro tipico della Sardegna, i cui proprietari nel corso degli anni hanno lavorato al fine di preservare la razza e lasciarla pura. L’importante riconoscimento della razza arriva dopo un lungo periodo di studio, grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Sardegna e curato dall’Università di Veterinaria di Sassari.
Il progetto, che è durato quasi un anno, ha visto i ricercatori impegnati a prelevare e analizzare il dna di circa 200 esemplari di cani fonnesi: questi campioni sono stati poi inviati presso il laboratorio Enci di Milano ed i risultati di queste analisi hanno confermato l’unicità della razza. Il pastore fonnese è unico nel suo dna, è una razza distante dalle altre presenti non solo in Sardegna ma anche in altre regioni. I ricercatori hanno anche notato che esiste poca consanguineità tra gli esemplari, questo significa che i cani sono stati accoppiati unicamente con altri pastori fonnesi, non appartenenti allo stesso nucleo famigliare.
Contemporaneamente sono stati identificati gli standard della razza: sarà a cura dell’Enci provvedere ad inviare la certificazione di appartenenza alla razza a tutti gli esemplari esaminati. Ma dove nasce questa razza canina? Il Pastore Fonnese pare che risalga al periodo romano, ai tempi dell’invasione della Sardegna: è proprio quì che se ne hanno le prime tracce, successivamente compaiono anche nelle campagne d’Africa, utilizzati anche in guerra. Proprio per la loro partecipazione alle guerre, questi cani hanno sempre avuto la nomea di cani feroci e sanguinari: nomea dovuta anche al carattere forte e l’attaccamento al padrone dimostrato dal pastore, dal pelo ispido, dai grandi occhi nocciola e dalle attitudini particolari. Nei prossimi giorni vi indicheremo gli standard di razza.
Foto credits: Flickr foto by Gigi Murru