“Io non ho adottato Brian; è stato lui ad adottare me. Io vivo in Thailandia, a Phuket un paese famoso per le sue spiagge, il sole e lo stile di vita rilassato. Ma è anche uno dei posti in cui vivono tanti animali di strada, la capitale del mondo in tal senso. Quando ci siamo trasferiti nella nostra nuova casa, nel giro di pochi giorni abbiamo notato un gatto tutto sporco di grasso, color petrolio, abituato a vivere sotto una macchina parcheggiata fuori da noi. Non ci volle molto per capire che presto sarebbe venuto nel nostro cortile, alla ricerca di coccole, amore e qualche leccornia che la sua situazione non gli permetteva.
Così fu presto e ciò che seguì fu un viaggio dal veterinario per controllare ed ottimzzare il suo stato di salute. Dopo la vista il veterinario ci ha detto che aveva circa 8 anni, ed era una buona media per un animale da strada. Alcuni test rapidi confermarono purtroppo che il mio nuovo amico aveva la leucemia felina, in una fase anche abbastanza avanzata. Inoltre aveva un’infezione della pelle sul musetto e acari nelle orecchie. Naturalmente, una volta tornati a casa, l’ho accolto con noi al calduccio e lui da quel giorno non è più rimasto fuori: consapevole di vivere in un Paese che vieta di abbandonare gli animali ho giurato a me stessa di prendermi cura di lui fino alla fine.
L’ho chiamato Brian; un nome che gli si addice. Aveva l’atteggiamento di un vecchio brontolone (come non avrebbe potuto dopo 8 anni di vita di strada?), ma adorava le coccole. Col passare del tempo, la leucemia di Brian progredì. Cominciò a perdere peso e divenne cieco ad un occhio, ma ha continuato a dare coccole ed amore incessantemente, fino all’ultimo dei suoi giorni. Il tempo passato insieme è stato breve ma intenso e sono felice di aver fatto del suo ultimo anno di vita un periodo felice, confortevole e pieno d’amore.”
Kylie Millar
Phuket, Thailandia
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