Ogni anno nel periodo natalizio molti menù propongono quello che è ritenuto da molti un piatto sopraffino: il foie gras, un patè molto delicato ottenuto con il fegato delle oche. Purtroppo le pratiche che portano all’ottenimento di tale patè non sono spesso conosciute, non si conoscono le sofferenze cui le anatre vengono sottoposte quotidianamente.
Le oche devono ingrassare in breve tempo ed il loro fegato deve ingrossarsi fino a dieci volte la dimensione normale per essere utilizzato nella produzione del foie gras: tale ingrossamento avviene tramite un’alimentazione forzata cui i pennuti sono sottoposti stipati in gabbie singole nelle quali sono impediti i movimenti.
Gli animali vengono nutriti quindi più volte al giorno dalle 3 alle 8 volte, con un pastone di cerali misti ad olio, o con un pastone di mais cotto e salato: l’alimentazione avviene attraverso un tubo metallico di circa 28 cm, che viene crudelmente inserito nella gola fino a quando raggiunge il gozzo. E’ evidente come tale pratica provochi lesioni interne all’animale, come l’ingente quantità di cibo faccia si che il fegato raggiunga dimensioni spropositate.
Questo trattamento è denominato gavage ( o anche conosciuto come ingozzamento) ed è causa, tra le altre cose, di una malattia al fegato denominata steatosi epatica: ovvio che le oche non riusciranno a sopravvivere a tale pratica, in quanto appena il fegato viene considerato pronto le stesse vengono uccise, senza che in molti stabilimenti vengano rispettati i limiti minimi imposti dalla legge per evitare le sofferenze durante la macellazione.
Inutile precisare che se l’animale cerca di divincolarsi quando il tubo gli viene inserito in gola, o se il suo esofago si contrae, vi è serio rischio di soffocamento e perforazione del collo che sarà fatale: in opposizione a tale barbara usanza le associazioni animaliste si battono per l’ottenimento di garanzie e per la tutela dei diritti degli animali ed hanno altresì emesso un manifesto per l’abolazione del foie gras (http://www.stopgavage.com/it/manifesto.php).
Si precisa che il Consiglio D’Europa ha stabilito che la produzione di foie gras è proibita in 29 paesi dell’Unione Europa che hanno aderito al patto, risultano estranei a tale convenzione paesi come la Francia e l’Ungheria. Ci si auspica che tutti i paesi aderiscano al patto, bandendo quindi una pratica barbara ed incivile.