L’iguana verde è un bellissimo rettile erbivoro, e si nutre principalmente di foglie e in parte di fiori e frutti. Nonostante molti studi abbiano osservato questo tipo di regime alimentare sin dalla nascita e mantenuto per tutto il ciclo vitale, è ancora diffusa l’idea che l’iguana possa o debba essere alimentata anche con cibi di origine animale (insetti compresi). Questa falsa credenza, purtroppo, continua a procurare alle iguane enormi danni. Non a caso, infatti, gli errori alimentari sono tra le cause più frequenti di malattia e morte prematura in questi rettili.
Fornire all’iguana verde una dieta bilanciata, pur essendo vegetariana, non è così semplice come sembra, soprattutto perché non disponiamo dei vegetali di cui si nutre in natura nelle foreste pluviali, ed è quindi necessario ripiegare su vegetali di composizione diversa. Per nutrire questo rettile, che da adulto può arrivare ad essere lungo anche 1,5 metri e a superare i 5 chili di peso, si può scegliere tra le diete casalinghe (insalate per iguane), con vegetali di vario tipo o diete pronte che si vendono nei negozi per animali.
Le diete preparate in casa mescolando vari tipi di vegetali sono abbastanza complesse perché è difficile calcolare la giusta composizione di proteine, fibre, calcio e altri nutrienti importanti affinché la dieta risulti bilanciata. Secondo le linee guida, la dieta deve essere costituita per il 90% da vegetali a foglia tra i più ricchi di fibra e calcio (insalata romana, scarola, radicchio, insalata belga, bietole, foglie di vite, di ibisco e di gelso, tarassaco ed erba medica) e per il restante 10% da fiori (ibisco, nasturzio, petali di rosa, viola, gerani) e frutta. È necessario, inoltre, integrare con il carbonato di calcio. Chiaramente, l’acqua deve essere sempre a disposizione in abbondanza. I pasti devono essere somministrati tutti i giorni negli esemplari in crescita, 4-5 volte alla settimana agli adulti.
Le diete pronte, ma ben formulate, cioè complete sotto tutti i punti di vista, sembrano al soluzione ideale, anche se il costo è decisamente maggiore. L’unico problema è che queste diete non sempre sono formulate con la consulenza di veterinari nutrizionisti e soprattutto mancano studi a lungo termine che ne dimostrino la bontà.
Via|SIVAE – Società Italiana Veterinari Animali Esotici, Photo Credits|ThinkStock
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