Ancora un no alla vivisezione che dopo le vittorie su Green Hill assume nuovi connotati riprendendo vecchie sfide. Stavolta dunque la protesta non è più contro la sede di Montichiari (Brescia) della multinazionale Marshall Farms Inc, ma contro quella della Harlan Laboratories Inc. ad Azzida , in provincia di Udine. Anche questa società, tra i leader del settore ed in auge da circa 70 anni, si occupa di allevamento di animali (ricordate la questione delle scimmie?) con lo scopo di destinarli alla vivisezione (o più ampliamente alla ricerca scientifica). L’appuntamento dunque è per una manifestazione internazionale che si svolgerà il prossimo 29 settembre proprio ad Udine: No Harlan, No Vivisection il nome dato all’evento di protesta.
Ad organizzare il tutto un comitato animalista che prende il nome di No Harlan Group, intento a divenire un punto di riferimento internazionale in tutto il mondo. Non è una battaglia contro una società, ma contro ciò che rappresenta: sono molti gli scienziati che confutano la necessità di usare modelli animali nella ricerca scientifica, ed il tutto è un modo per dar voce a queste convinzioni. Il confronto è quanto mai complesso, lo sapete cari amici di Tutto Zampe, ma effettivamente si parla sempre troppo poco delle sperimentazioni alternative all’utilizzo degli animali, che pur esistono. Insomma, l’appuntamento del 29 settembre è un invito ad una conoscenza più approfondita dei fatti per una riflessione più profonda.
Sono più di 150 milioni gli animali nel mondo che muoiono nei laboratori. 900.000 solo nei 600 italiani. Esprimere un dissenso nei confronti di tutto ciò all’interno di una manifestazione pacifica è un gesto di civiltà. Il ritrovo è per le ore 14,00 in piazza Primo Maggio ad Udine. Il corteo partirà alle 15,00 per terminare alle 16,30 in Piazza della Libertà, dove sarà possibile assistere al dibattito “Harlan, multinazionale della vivisezione: le ragioni del NO” . Il tutto si concluderà con serata di musica dal vivo.
Fonte e foto: Lav