Con Harry Potter si era diffusa, soprattutto in Gran Bretagna, la moda di avere un gufo come animale domestico. Tuttavia, ora che la saga si è conclusa e la magia è svanita, la fatica di stare dietro ad uccelli impegnativi ha preso il sopravvento e bene hanno pensato di disfarsene, liberando i poveri animali nelle campagne. Nel Nord del Galles se ne contano un centinaio.
Per i gufi domestici, abituati ed essere nutriti, cavarsela non è facile, anche perché quando un animale è incapace (o reso tale) di andare a caccia di prede, è condannato il più delle volte alla morte certa. A denunciare l’abbandono di gufi e civette è stato proprio il Mirror, che riporta la testimonianza di Pam Toothill, gestore di un centro di protezione animali di Corwen, nel Galles del nord:
Prima dei film avevo sei gufi tra i miei ospiti, tra cui anche un Gufo Reale, ora sono più di cento. Ed è tutta colpa di Harry Potter. La gente ha pensato quanto sono carini e li ha comprati. Ma sono animali difficili da curare, e anche abbastanza costosi. Basti pensare che hanno bisogno di spazio per sgranchirsi le ali almeno cinque volte al giorno. Una signora teneva il suo gufo sul comodino affianco al letto e un tizio aveva un gufo da quasi due metri di apertura alare all’interno del suo bilocale: una follia. So che non è colpa di JK, ma la gente non ha riflettuto abbastanza prima di comprare un animale del genere.
In Gran Bretagna, infatti, detenere un gufo o una civetta non è illegale, tuttavia liberarli è un reato perseguibile con una multa di 5 mila sterline e fino a 9 mesi di reclusione. Ma molti, a quanto pare, se ne sono infischiati della legge e hanno preferito sbarazzarsi di questi poveri animali. Un fenomeno del tutto simile si è verificato anche dopo il film Hachiko a Dog’s Story, che ha visto un vero e proprio boom di adozioni di cani razza Akita Inu, e un altrattanto rapido abbandono.
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