La partita con Green Hill, purtroppo, non è ancora chiusa. L’allevamento, infatti, resta per ora sotto sequestro probatorio, tuttavia per domani si attende la decisione del Riesame sulla richiesta di dissequestro avanzata dai legali di Green Hill, i quali sostengono che la struttura sia perfettamente regolare e che il sequestro preventivo è gravemente illegittimo.
Nel frattempo, tra le tante testimonianze di chi ha adottato un Beagle di Green Hill, arriva anche la notizia della morte di uno dei cuccioli di cui vi avevamo parlato proprio qualche giorno fa, e che erano stati ricoverati in una clinica veterinaria prima dell’affido, poiché erano stati trovati in gravi condizioni. E’ stato ipotizzato che il cane sia morto a causa di una sospetta parvovirosi, una patologia infettiva che colpisce in modo particolare i cuccioli non vaccinati.
Riguardo al Riesame, sia la Lav che Legambiente, le due associazioni affidatarie, sono comunque fiduciose che la l’istanza presentata non contenga elementi né formali, né sostanziali per essere accolta dal Tribunale del Riesame di Brescia, e spera di poter riprendere le operazioni di affidamento il più presto possibile.
Cosa potrebbe accadere se il Tribunale accettasse La richiesta dei legali di Green Hill? L’allevamento avrebbe diritto alla restituzione immediata della struttura e di tutti i Beagle, compresi quelli affidati. Secondo Aldo Benato, avvocato dell’Associazione Freccia 45, che da sempre si batte contro Green Hill, il dissequestro della struttura è improbabile, non tanto per questioni di diritto sostanziale, quanto per ragioni puramente pratiche, poiché sarebbe estremamente difficoltoso recuperare tutti i Beagle già affidati, senza contare la riluttanza delle famiglie affidatarie, e l’insorgenza dei numerosi procedimenti penali a carico dei privati cittadini assegnatari.
Nonostante le rassicurazioni dell’avvocato Benato, resta comunque il dubbio, almeno fino a quando non sarà messa fine alla questione Green Hill una volta per tutte. Noi di Tutto Zampe non possiamo che incrociare le dita e sperare che tutto vada come deve andare per il bene di queste creature, che hanno già sofferto abbastanza.