I granchi di fiume sono abitanti utili e perfetti per costruire un acquario casalingo: prevalentemente sono allevati ed inseriti nelle vasche come consumatori di avanzi e distruttori di alghe nocive, soprattutto di quelle che tendono a depositarsi sulle piante. Insomma si tratta di animali piccoli ma interessanti, che occorre allevare con diligenza ed inserire nelle vasche adatte alle loro esigenze. Prendiamo ad esempio un acquario standard da 60 litri: qui potranno essere inseriti al massimo sei granchi di fiume, con un limitato numero di piante.
Non bisogna rinunciare del tutto alle piante ma semplicemente limitarle secondo quello che sarebbe l’ambiente vitale in natura: si ricorda poi che le piante neutralizzano le sostanze nocive, e fungono da utili nascondigli e nutrimento per micro organismi presenti in vasca. Un elemento importante da non tralasciare quando si tratta di creare un biotipo per granchi, è la scelta dell’acqua. I crostacei reagiscono all’acqua in maniera diversa e più delicata rispetto alla maggior parte dei pesci: è quindi importante trattare l’acqua comunemente usata per il rabbocco della vasca.
Quella del rubinetto dovrà essere trattata con un prodotto specifico per crostacei, che rende l’acqua limpida, neutralizzando sostanze nocive come il cloro e legando gli ioni dei metalli pesanti. Non dimenticate anche di inserire del carbone attivo che elimina altre sostanze nocive! Per introdurre i granchi nella vasca fate attenzione al cambiamento ambientale: non abbiate fretta e lasciate prima il sacchetto con gli animali a galleggiare sul filo dell’acqua. Poi apritelo e arrotolate il bordo in maniera tale che l’acqua entri nel sacchetto e i suoi abitanti possano abituarsi a poco a poco alla nuova temperatura ed al nuovo ambiente: dopo trenta minuti se i granchi non sono usciti da soli, trasportateli fuori dal sacchetto con il retino e gettate il sacchetto. Non fate in modo che l’acqua che vi era contenuta vada a finire nella vasca!
Foto credits: Thinkstock