Quando ho sentito la notizia non volevo crederci, poi le immagini crude della realtà dei fatti mi hanno obbligato ad un sussulto sulla sedia. Marius, la simpatica giraffa che vedete nella foto è stata abbattuta ieri mattina con un secco colpo di pistola alla testa. Perché? Era “colpevole” di essere un giovane maschio di 18 mesi e di vivere nello zoo di Copenhagen: sovraffollato. La sua riproduzione (con consanguinei) sarebbe stata un rischio per la comunità di giraffe del luogo. Così, con questa giustificazione i vertici della struttura hanno proceduto alla sentenza, come se la sterilizzazione o altre possibilità non ve ne fossero.
E sì che in molti avevano offerto una nuova casa a Marius: lo Yorkshire Wildlife Park nel Regno Unito, ad esempio, aveva dato la sua disponibilità, come pure un altro parco in Olanda. Ma i dirigenti dello zoo danese non hanno risposto che con l’esecuzione: un colpo di pistola alla testa davanti ad un pubblico di visitatori, bambini compresi a cui è stato anche offerto l’indegno spettacolo della successiva vivisezione ed offerta in pasto ai leoni.
La questione ha chiaramente sollevato l’indignazione di tutte le associazioni di animalisti nel mondo e rimesso al centro della bufera gli zoo.
Dall’ENPA una lettera all’ Unione Europea Zoo ed Aquari (Eaza) ed alla Cites, in cui si denuncia il fatto come “gravissimo ed inaccettabile” anche per il modo con cui è stato effettuato. Spiega Ilaria Ferri direttore scientifico dell’Associazione:
“L’uccisone della giraffa Marius viola oltre che ogni logica, numerose normative; è un evento di una barbarie inaudita ….. Invitiamo le persone a non visitare zoo ed altre strutture di cattività perchè in tal modo si rendono corree e corresponsabili di un sistema coercitivo e di violenza, che priva gli animali della loro libertà e che spesso ne causa la morte. “
In Italia grazie a numerose leggi e norme previste dal codice penale, un fatto del genere per fortuna non sarebbe mai potuto accadere (anche se di morti anomale negli zoo nostrani ce ne sono), ma è chiaro che l’intervento della comunità europea in casi come questo deve diventare fortemente limitante. Non si può assistere alla morte di un altro animale con queste modalità.
Quei genitori che hanno portato i loro figli allo zoo di Copenhagen ieri mattina, si aspettavano uno spettacolo tanto indegno? Come spiegheranno questa realtà ai propri figli? Eppure non li hanno portati via, sono rimasti lì a fare foto e filmini con il cellulare. Non riesco a commentare queste immagini. Voi?
Ciao Marius….
E poi dicono che la Danimarca e un paese civilizzato mah maledetti