Che il gatto si lasci sopraffare dalla pigrizia e diventi un cialtrone, non possiamo dirvi a chi capita, ma possiamo intuire facilmente a chi non capita: non avviene solitamente con i gattini, vivaci e giocherelloni per via della tenera età che li predispone alla socializzazione, al gioco e a volte anche a quegli attacchi di iperattività che in appartamento non ci sono per niente graditi e sono difficili da gestire. Ma questa è un’altra storia.
Oggi ci occupiamo piuttosto dei gatti poltroni, che dormono la gran parte del giorno (come è giusto che sia) e che, anche quando sono svegli, si trascinano dalla ciotola al divano alla lettiera e viceversa senza avere alcuna voglia di interagire e giocare. Assicuratevi che si tratti proprio di pigrizia e non di qualche malattia che li rende letargici e apatici e passate al contrattacco. Perché è presto detto. I gatti, soprattutto quelli che vivono in appartamento, hanno bisogno di esercizio fisico. Che gli piaccia o meno. E spesso non gli piace. E’ compito nostro stimolarli con i giochi giusti e inventandoci modi divertenti per fargli sgranchire le zampe ed evitare quelle crisi improvvise di nervi che li portano a correre come indemoniati da una stanza all’altra.
L’attività fisica è fondamentale per mantenere il gatto sano e felice, e per sano si intende sia la salute fisica che quella mentale. I gattini, ad esempio, proprio tramite la lotta ed il gioco socializzano tra loro. Per stimolare anche il gatto più pigro a muoversi eccovi alcune idee economiche e divertenti:
- procuratevi una pallina da tennis o da ping pong e lanciategliela. Il mio me la riportava addirittura ed era instancabile, credevo fosse un cane ad un certo punto. Occhio a guardare che ora è quando lo fate, quelli del piano di sotto non gradiscono, giustamente, il continuo rimbalzare della pallina sul pavimento.
- comprate uno di quei tiragraffi con vari piani e giochi, tipo i topolini nascosti nella base, o qualche pallina rumorosa che penzola da prendere a pugni. Costano un po’, io lo pagai 50 euro, è tipo quella della foto qui a lato (ma ne ho visti alcuni fantastici, vere palestre per mici, in vendita a 499 euro!), ma ne valse la pena. Il divertimento è assicurato e se i gatti sono due si tenderanno gli agguati da un piano all’altro.
- Legate ad un filo un gomitolo o un batuffolo di carta straccia e trascinatelo per casa, in men che non si dica vi ritroverete il micio alle calcagna.
- Prendete una grossa scatola di cartone e trasformatela in una casetta con vari piani, praticando dei fori: inizierà a giocare con un entusiasmo mai visto prima. Si stancherà facilmente, così come si stanca delle cucce costosissime che gli compriamo per tornare su una scomoda sedia, ma i gatti sono fatti così.
- Cambiate spesso i giochi perché dopo un po’ inizia a snobbarli. Meglio dunque usare la fantasia e fabbricarli in casa, tanto dopo un po’ faranno tutti la stessa fine, sepolti nella lettiera o fatti finire sotto ai mobili.
Buon divertimento da Tuttozampe!
3 commenti su “La sindrome del gatto pigro, vincerla con i giochi fatti in casa”