Giocare con i gatti è importante per diverse ragioni, e non solo quando sono piccoli. Si tratta di attività che stimolano il micio, ne risvegliano la curiosità ed i sensi, mantenendolo attivo e non apatico. Inoltre, interagire con il nostro gatto lo farà sentire importante, al centro dell’attenzione, ed è questo che vogliono i nostri felini domestici più di ogni altra cosa: essere i sovrani dei nostri pensieri, anche solo per pochi minuti al giorno vederci assorti, concentrati solo su di loro. Ecco perché, appena stiamo facendo altro, anche se prima nemmeno ci calcolavano, all’improvviso iniziano a strusciarsi ed a cercare di richiamare la nostra attenzione per coccole o giochi.
Il gatto gioca con qualsiasi cosa gli stimoli l’istinto di caccia o faccia rumori strani, curiosi. Eliminate da casa tutti gli oggetti pericolosi dalla sua portata come spilli, bottoni troppo piccoli e anche i gomitoli, che tanto associano negli spot ai gatti, diciamo che non sono propriamente indicati. Per il resto spazio alla fantasia e occhio però a non fargli prendere cattive abitudini. Ad esempio lasciare che ci morda le mani anche stringendo forte tra i denti le nostre dita, potrebbe far capire al gatto che questo è un comportamento lecito e poi, dunque, non potremo lamentarci se lo fa anche nei momenti più disparati, quando lavoriamo al computer, o con gli ospiti. Idem per i graffi.
Meglio preferire giochi legati al movimento, farlo correre, lanciargli una pallina, fargli scaricare tutte le energie, specie se giovane, o comunque farlo camminare se è anziano, in sovrappeso e ha bisogno di muoversi per non intorpidirsi le articolazioni ed ingrassare ulteriormente. Quando invece non siamo in casa, possiamo lasciargli topolini meccanici, piattaforme interattive, cd o filmati con suoni della natura, e ancora nascondergli croccantini nelle fessure di case gioco anche di cartone che stuzzicheranno la sua astuzia per scovarli.
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