Il gigantopiteco è la scimmia o primate più grande che sia mai comparso sulla terra. Uno studio pubblicato sulla rivista di settore Nature ci spiega come questo si sia estinto.
Chi era il gigantopiteco
O perlomeno tenta di farlo, dato che quello del gigantopiteco è senza dubbio uno dei misteri che ci portiamo dietro in ambito paleontologico. Questo viveva in Cina circa due milioni di anni fa e può essere considerato un nostro antico parente, estintosi in modo molto veloce tra i 295.000 e i 215.000 anni fa.
Il gigantopiteco era alto fino a 3 m, dal peso oltre 250 kg e per qualche tempo ha convissuto anche col nostro diretto antenato Homo Erectus. Di lui sappiamo che era vegetariano e che è stato la scimmia più grande a essere capace di evolversi. Si ritiene che si sia estinto poco prima dell’arrivo degli Homo Sapiens in Oriente.
Scientificamente noto come Gigantopithecus blacki, questo primate è stato in grado di attirare l’attenzione soprattutto per via del modo molto veloce in cui si sarebbe estinto. Nel suo caso infatti non sembra essere coinvolto il cambiamento climatico catastrifico la caccia da parte dell’uomo.
Cosa è cambiato e ha causato l’estinzione
In linea teorica non ci sarebbe stato nulla in grado di causare direttamente questa particolare scomparsa. Il mistero che gira attorno al gigantopiteco è stato studiato per decenni da paleontologi. E nonostante la fitta ricerca di nuovi reperti, sono stati trovati sono dei denti in un secolo e delle mandibole considerabili rilevanti.
Parliamo di reperti raccolti in 22 siti differenti nella provincia di Guangxi che al momento sono l’unico mezzo che abbiamo per comprendere il perché della loro estinzione. Un gruppo di scienziati australiani americani ha cercato prima di tutto di datare meglio l’eventuale scomparsa. Ma gli studi che hanno avuto più successo sono stati senza dubbio quelli legati agli studi del polline, al risoltosi presenti sui denti e alla ricostruzione della fauna della zona.
È stato possibile in questo modo notare come a un certo punto siano cambiate le condizioni climatiche. Le quali non sono state causa diretta della loro estensione ma indiretta. Questo perché sono cambiate le strutture delle comunità forestali. Arrivarono nuove piante e animali e la sparizione graduale del cibo del quale si nutriva. Unito alla presenza di altri primati come gli oranghi che rubavano loro la frutta, che hanno causato una loro forte sofferenza.
Criticità alle quali aggiungere la loro stazza non supportata dai nuovi alberi da frutto presenti nelle foreste. Non riuscendo a evolversi dal punto di vista fisiologico e metabolico perché è completamente adattato al suo precedente habitat, il gigantopiteco si è estinto.