Aidaa lancia una nuova iniziativa, destinata senza dubbio ad incuriosire e fare sorridere tutti coloro che amano gli animali: si tratta di Un gatto sindaco in ogni comune d’Italia. L’iniziativa è rivolta ai comuni italiani, alle cui amministrazioni si chiede di adottare un gatto randagio nominandolo micio sindaco. L’iniziativa è stata promossa sulla scorta di quanto avvenuto a Gravellona Lomellina, in provincia di Pavia, dove il comune aveva adottato la gatta Pippi nominandola sindaco ad honorem, che scorazzava indisturbata all’interno degli uffici comunali. La proposta che l’associazione rivolge ai sindaci è ovviamente quella di adottare un micio randagio ma anche di promuovere tutte quelle iniziative atte a sviluppare una tutela dei felini, favorendo la nascita di strutture di ospitalità gestite da associazioni e finanziate in parte dai comuni stessi.
Le richieste avanzate agli ottomila sindaci presenti in Italia sono anche relative alla promozione di campagne contro l’abbandono e di sterilizzazione obbligatoria per le colonie feline, da realizzarsi insieme al servizio veterinario pubblico. Lorenzo Croce presidente di Aidaa commenta:
Noi chiediamo che ai gatti venga riservata la stessa attenzione che viene riservata ai cani con campagne di sterilizzazione, e finanziamenti a chi della tutela dei gatti si occupa sul territorio. Anche per quanto riguarda i rifugi siamo a chiedere il controllo capillare di tutti i gattili per trovare e smantellare quelli lager, che purtroppo cosi come i canili sono presenti in tutta Italia dove i gatti spesso vengono catturati per essere tenuti in gabbia. Chiediamo anche la costituzione dell’anagrafe felina nazionale ufficiale.
Nominare dei sindaci gatti del resto non è una novità, ma un fenomeno che si è verificato anche in altre parti del mondo, come l’Alaska dove un micio è stato sindaco per ben 15 anni. Vedremo se la proposta di Aidaa troverà consensi in alcuni comuni della nostra penisola.
Fonte: Aidaa
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