Che i gatti amino l’indipendenza è cosa nota ai più, ma questa storia è davvero singolare. Mac, un bel gatto nero di 12 anni, un giorno si allontana dal barcone dove viveva con i suoi proprietari e scompare nel nulla. Dopo 6 lunghi anni, però, ha finalmente ritrovato la casa, dolce casa.
Mac, infatti, si era dileguato mentre Stuart e Maureen Emery attraversavano con il loro barcone uno dei canali dello Staffordshire. Durante questi anni aveva condotto una vita da randagio nelle baracche vicino al fiume. Qualche giorno fa, proprio prima che quelle stesse baracche fossero demolite, un’associazione animalista s’imbatte nel gatto.
I volontari hanno fatto subito una scansione, trovando così un microchip identificativo, che ha permesso loro di riportare il vagabondo a 4 zampe dai suoi legittimi proprietari. Per i signori Emery è stata una grande emozione poter riabbracciare Mac, che non pensavano di rivedere più considerata anche la sua età.
Come racconta il signor Stuart sulle pagine del Daily Mail:
E’ sconvolgente. Ci siamo sempre chiesti cosa fosse successo ma onestamente pensavamo fosse morto. Quando è entrato nella camera, mi ha riconosciuto istantaneamente, mi è saltato addosso e mi ha colpito con la testa in maniera molto dolce.
La notizia ricorderà senza dubbio la storia di un altro gatto, Willow, che dopo 5 anni ha ritrovato i suoi proprietari. Anche in questo caso, grazie al microchip, i volontari che l’avevano accolto nel rifugio, erano stati in grado di rintracciare la sua famiglia. Che cosa fa un microchip, eh? Naturalmente anche nel nostro Paese si può applicare questo sensore elettronico sia ai gatti che ai cani.
Viene inserito sottopelo e per rilevare il codice identificativo serve davvero una manciata di minuti. Non occorre l’anestesia, e quando l’operazione è stata completata il veterinario registra l’animale online. L’anagrafe felina, a differenza di quella canina, ha un registro nazionale, dove ci sono tutti i gatti di tutti gli ambulatori e colonie feline.
Via|Daily Mail; Photo Credits|ThinkStock