Il Norvegese delle foreste è il primo gatto che compare nelle favole nordiche, e, ancora prima, nella mitologia norvegese, dove viene rappresentato come un gatto fatato dalla lunga e folta coda. Questa razza di gatto fu presentata per la prima volta a Oslo nel 1913 e fu riconosciuta ufficialmente a partire dal 1930.
La sua caratteristica principale è il mantello, che può essere di qualsiasi colore, dal pelo di media lunghezza molto folto e pesante, resistente all’acqua, con un sottopelo che protegge l’animale mantenendolo caldo anche durante i mesi più freddi; possiede un collare abbondante e una coda molto lunga e molto folta. Il corpo del gatto Norvegese delle foreste è forte e muscoloso, e le zampe, anch’esse piuttosto massicce, possiedono unghie molto robuste che gli permettono di scalare gli alberi e le pareti rocciose.
Il gatto Norvegese è un gran cacciatore, e per questo il suo carattere rispecchia questa sua indole: è molto intelligente, attento, veloce e scaltro. Pur amando vivere in grandi spazi aperti, si adatta anche a vivere in appartamento; non esiste un padrone ideale: per questo gatto l’unica cosa importante è che venga lasciato libero di sfogare tutta la sua indipendenza retaggio della passata condizione di libertà.
Questa razza di gatto non necessita di frequenti spazzolature, anche se la volta all’anno in cui cambia il pelo, rimane solo la coda a testimoniare che appartiene alla razza dei gatti a pelo lungo. Essendo un abile cacciatore preferisce procurarsi il cibo da solo, ma ama indifferentemente sia carne che pesce.
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