Paese che vai, suggestione sul gatto nero che trovi. Ferma restando la magnificenza di un tale esemplare dal pelo lucente e dagli occhi profondi, spesso color ambra, non ha avuto e talvolta ancora non ha vita facile a causa di convinzioni radicate. Quel che è interessante però è che ‘le chat noir’ non passa mai inosservato: idolatrato o bandito, affascina e soggioga l’umano sempre. In ogni epoca, non c’è cultura che non abbia una qualche idea su di lui. La scienza invece lo studia…
Gli egiziani veneravano ogni tipo di gatto perché incarnazione della loro dea Bastet. Nella mitologia celtica una fata di nome Sith assume la forma di un grande gatto nero con una macchia bianca sul petto. Radicata è stata la superstizione nel mondo occidentale che il gatto nero portasse sfortuna. Questo perché nel Medioevo le donne che si occupavano di randagi erano sospettate di stregoneria e di fare magia nera tanto più se accompagnate con il ‘black cat’ e finivano sul rogo con lui. Così fu bandito il colore e anche il felino quando la Peste, nera, afflisse l’Europa, senza pensare che però era provocata dai topi mentre si eliminavano i loro nemici.
In Russia, Giappone, Gran Bretagna sono considerati portafortuna specie se attraversano la strada. In Irlanda tutto cambia: se attraversa al chiaro di luna, si morirà in un’epidemia. In Germania la faccenda si complica: solo se attraversa da destra a sinistra, porta sfortuna. Al contrario, no. La gente di mare in genere crede che porti fortuna, eccetto quando cammina all’indietro sul una nave: sta per affondare. Per gli scozzesi, il gatto porta prosperità, purché sia randagio e nero. A causa di superstizioni, può succedere che in prossimità di Hallowen rifugi non adottino gatti neri per paura di malintenzionati e azioni sconsiderate.
La scienza parla un altro linguaggio e ci dice che sono stati riconosciuti 22 razze di gatti che possono essere neri. Il Bombay è solo nero. In generale, gli occhi possono essere dorati per i pigmenti contenenti melanina. Possono avere il pelo corto, medio e lungo. Tutti i gatti sono geneticamente rossi o neri. Due melanine sono responsabili del colore. L’eumelanina determina il colore nero e marrone; la feomelanina dal rosso al crema. Entrambi i genitori devono esser neri per generare un gatto nero. Due gatti neri avranno quasi sempre gattini neri.
Attenzione al cambiamento di colore: una tinta ‘arrugginita’ può indicare una carenza di tirosina, indispensabile per formare l’eumelanina. Fenilalanina e tirosina sono importanti per le funzione neurologiche a lungo termine nei gatti e il vostro veterinario può verificare questa carenza e fornire un integratore se occorre.
Fonte petplace.com
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