Il Maine Coon è una delle razze di gatto naturali più antiche dell’America tanto da essere considerato nativo dello stato del Maine, da cui prende anche il nome; l’altra parte, ovvero coon, deriva da Raccoon, cioè orsetto lavatore in inglese, a causa della coda simile a quella di un procione, e per via di una vecchia leggenda che voleva il Maine Coon un incrocio tra una lince e un orsetto lavatore.
Tra le tante leggende che circolano sulle origini di questo gatto, la più probabile è anche quella più semplice, ovvero che sia il risultato di un incrocio tra il gatto selvatico a pelo corto del nord America e il gatto a pelo lungo d’oltremare, e più precisamente del Norvegese delle Foreste che sarebbe arrivato in America attorno all’anno mille con lo sbarco dei Vichinghi. In Italia il Maine Coon è arrivato solo nel 1986 ma da allora è uno dei protagonisti delle mostre feline.
Il Maine Coon possiede un corpo grande e possente, dal petto largo e dal collo muscoloso; gli esemplari maschi possono raggiungere i 12 chilogrammi, e le femmine 7. Il mantello è lucido, resistente all’acqua e attrezzato per resistere al freddo, la coda lunga, folta e avvolgente; sono ammessi tutti i colori del mantello, meno che le sfumature siamesi, e quelle chocolate.
Nonostante sia un animale possente è anche un gatto molto docile, che si lega al padrone e a tutta la famiglia e che non ha paura di convivere con altri animali; una sua particolarità è che ama stare a contatto con l’acqua. Il Maine Coon è un gatto vivace che ama giocare ma non sopporta la confusione, le eccessive smancerie e stare in braccio; questo gatto non richiede cure particolari: una volta alla settimana gli vanno puliti gli occhi e le orecchie e va spazzolato; una volta all’anno, meglio se in estate, gli va fatto il bagno.
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