Il gatto himalayano è il frutto di una serie di incroci e di programmi di selezione tra un Siamese e un Persiano; non tutte le associazioni la considerano una vera e propria razza, ma, comunque, viene riconosciuta come varietà o sottorazza del Persiano.
Le punte di pelo più scura rispetto al resto del corpo, che si trovano su orecchie, maschera, arti e coda, sono dovute ad un gene di tipo recessivo chiamato Himalayano, che determina questa colorazione del pelo; quando nascono i gattini sono tutti bianchi e tendono a scurirsi intorno alla terza o alla quarta settimana di vita; un altro effetto del gene Himalayano è rappresentato dagli occhi che variano dall’azzurro al blu. È un gatto di corporatura media dal pelo lungo e folto, con la coda corta ma proporzionata alla lunghezza del corpo; in genere gli esemplari maschi possiedono una maschera più estesa rispetto alle femmine.
Il gatto Himalayano è un gatto tranquillo e docile, ma a differenza del Persiano, è anche molto allegro, vivace e giocherellone, caratteristiche che derivano dall’incrocio con il Siamese. È necessario spazzolare spesso il mantello, e proprio a causa del suo pelo così folto è bene cambiare spesso la lettiera perché i granuli potrebbero rimanere incastrati tra il pelo e le zampe. Purtroppo, il gatto Himalayano è frequentemente soggetto a strabismo e alla displasia all’anca.
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