Home » Gatti » Gatto giramondo torna a casa dopo tre anni

Gatto giramondo torna a casa dopo tre anni

Storie di gatti. Lui si chiama Bigione ed è tornato a casa dopo aver girovagato per ben tre anni, non si sa bene dove. Era fuggito da Santa Sofia, nei pressi di Forlì dopo una visita di routine da veterinario, che gli aveva praticato anche il vaccino annuale. Forse spaventato, o più probabilmente piccato dalla poco piacevole esperienza, il micio ha deciso di dire basta e di allontanarsi dalla sua famiglia. Una fuga volontaria ed una ricerca spasmodica durata mesi, da parte dei suoi affettuosi proprietari Daniela ed Alessandro che hanno così raccontato la scomaparsa del gatto:

“lo abbiamo cercato in tutte le case e i poderi vicini e lontani anche molti chilometri, una nostra amica aveva anche diffuso una sua foto, ma niente, alla fine ce ne siamo fatti una ragione”!

Questo fino a qualche giorno fa, quando il micione è comparso nuovamente nel giardino di casa e si è messo a giocare col cagnolino Birba, cosa che faceva abitualmente anche in passato. Bigione era flemmatico ed un pochino appesantito (non ha perso molti chili nel frattempo, a giudicare dalla foto!) eppure soleva andare in giro in paese e difficilmente si perdeva. Forse si era semplicemente stancato della vita di nomade, o ha capito, da bravo “figliol prodigo” che l’amore e le coccole dei suoi proprietari potevano valere una puntatina dal veterinario una volta ogni tanto. Certo è che il suo ritorno è stato un successo: ora il simpatico gatto giramondo gode anche di maggiore fama tra i negozianti della zona, che solitamente lo rimpinzavano di stuzzichini.

Effettivamente, tra le “storie bestiali” che siamo soliti leggere, difficilmente si parla di gatti che tornano a casa dopo tanto tempo, se si esclude la storia della gatta Nerina tornata dopo 2 anni dal terremoto di L’Aquila, a differenza dei cani che invece affrontano 1000 peripezie per farlo.  Questo dipende dall’indole felina, più indipendente: chissà quali avventure ha affrontato, se mai sapremo qualcosa in più. Certo è che ora ha 13 anni e la vita da nomade non sembra essere più per lui!

[Foto: Il Resto del Carlino]

2 commenti su “Gatto giramondo torna a casa dopo tre anni”

  1. CIAO AMICI STO CONDIVIDENDO UNA COSA CHE MI E’ REALMENTE SUCCESSA DA PICCOLO E POI SUCCESSIVAMENTE DA GRANDE, PER AVERE UNA VOSTRA OPINIONE, ANCHE SE SEMBRA LUNGA LA LEGGERETE TUTTA DI UN FIATO CIAO….. Quando ero piccolo mia nonna aveva una bella gatta, era tutta la nostra vita, far crescere dei ragazzini con degli animali li migliora li rapporta meglio verso il mondo esterno li fa crescere meglio,la mia gatta aveva due occhioni blu intensi che ti facevano ringraziare la natura ogni giorno che la vedevi,era affettuosa come un cane la mia gatta che si chiamava chichina, giocherellona affettuosa sincera. Quando mia nonna mori’ i miei genitori decisero che a chichina avremmo accudito noi, e subito dopo il funerale andammo la’ dove era la casa di mia nonna per prenderla, ma lei non c’era piu’. In un solo colpo avevo perso mia nonna a cui ero legatissimo e a chichina. Disperato girovagavo per le strade alla ricerca della mia gatta senza una meta e appena sentivo un lamento o qualcosa correvo verso quella direzione inutilmente. Dopo 2 mesi scoprimmo per bocca di un vicino la dura verita’ i miei 2 zii i fratelli di mia madre presero, subito dopo il funerale a chichina e la portarono a un paese a 30 chilometri di distanza, perche’ avete fatto questo? io gridavo e loro essendo stati scoperti non riuscirono assolutamente a giustificarsi di nulla, l’unica cosa che tutti sapevamo e’ che i miei zii essendo senza figli erano gelosi di questa gioia che gli altri nipoti potevano avere, 2 persone che avevano un modo di agire e di pensare da medioevo giusto per inquadrare i personaggi. Chichina era andata via per sempre strappata dal suo ambiente,strappata da chi voleva bene e da chi veniva amata. All’improvviso accade qualcosa che ha del soprannaturale: siccome io passavo sempre davanti alla casa di mia nonna perche’ cosi’ facendo sembrava che potessi ancora riabbracciare mia nonna e chichina, a 3 mesi dalla morte di mia nonna passando proprio sotto casa sua vidi da lontano sulla soglia di casa un batuffolino bianco e grigio, in un attimo feci mille pensieri, no non poteva essere chichina e’ stata portata a piu’ di 30 chilometri e’ assurdo e’ impossibile che fosse lei, mentre pensavo a tutto cio’ il mio cuore era a 10000 mentre correvo verso di lei, quando arrivai vicino a un esserucolo smagrito sporco, allo stremo delle forze che alzo’ la testa come a riconoscere il mio odore e allungo’ la zampa verso di me, era la mia chichina, io subito la presi e delicatamenta la strinsi a me, era ritornata, aveva fatto tanta strada ed era ritornata a casa sua, la presi in braccio e lei guardandomi mi fece un’ultima carezza con la sua zampetta e mi mori’ in braccio, ce l’aveva fatta era arrivata a casa sua ma la fatica e suppongo anche le peripezie del viaggio l’avevano stremata, ma ce l’aveva fatta era ritornata per sempre dal suo padroncino. Mi sentivo di morire a 8 anni si e’ poco razionali e di fronte a episodi del genere, anche per il modo in cui si erano svolti i fatti sentivo che se in quel momento di fronte a me c’erano i 2 orchi dei miei zii li avrei uccisi. E’ una parola grande lo so, la vita umana non ha paragoni di fronte a un animale ma solo chi ha posseduto un animale capisce che spesso gli animali sono migliori degli uomini. Passarono diversi anni e questo episodio me lo sono portato sempre appresso, anche se ho fatto una adolescenza felice ogni tanto ci pensavo alla mia chichina e a tutto quello che successe, finche’ all’eta di 21 anni in vacanza nel salento incontrai una donna che non saprei come definirla se veggente se zingara o cos’altro, incuriosito e anche un po’ scettico mi avvicinai con il mio gruppo di amici vicino a questa donna,lei mi noto’ tra le persone e fu lei a chiamarmi, il tuo cuore e’ ancora gonfio di rabbia,vuoi vendicare chichina mi disse? Io sprofondai nel vuoto piu’ assoluto chi sei tu? mi conosci? come fai a sapere? La vita dei gatti e’ preziosa, e’ sacra, mi disse se vuoi ti puoi vendicare aggiunse, ma solo se lo vuoi tu, a distanza di anni e’ come se un fuoco mai sopito si alimentasse di nuovo, quante lacrime versate nel silenzio adesso potevano essere asciugate, ACCETTAI. lei mi mise le sue mani sulla mia fronte e mi disse che dovevo per 10 secondi pensare intensamente a chi aveva causato tutto quel male, IO LO FECI, non volle assolutamente nulla per la sua diciamo prestazione e mi disse che nel giro di 2 giorni la situazione si sarebbe risolta. Io non ci pensavo nemmeno piu’ a questa cosa quando dopo DUE GIORNI stavo su una bella spiaggia salentina mi chiama mia madre e mi dice che i miei zii erano stati investiti entrambi da un tram ed erano entrambi morti. In quel momento dolore, compassione, dispiacere? no nulla di tutto cio’ e’ come se giustizia fosse stata fatta in un modo che ha dell’ irreale, ai confini della realta’ e inoltrandoci in un’altro mondo che noi conosciamo poco. A distanza di anni passo ancora talvolta davanti alla casa di mia nonna, cosa che feci quando ritornai dalla mia vacanza nel salento e voi forse non ci crederete ma, ebbene una gatta tale e quale alla mia chichina stava seduta sulla soglia di quella casa e quando mi vide miagolo’ di piacere e ando via come a salutarmi per l’ultima volta, come a dirmi che non aveva piu’ faccende in sospeso e che lasciava quel posto per sempre. Il mio quesito e’ questo: ho fatto bene a volere la mia vendetta? Lo so e’ difficile rispondere ma so che voi analizzando il tutto ce la farete, perche’ solo chi non ha mai avuto un animale non puo’ capire. Grazie ciao

    Rispondi
    • Perché pensi veramnete che sia stata la veggente a farli fuori? Se vuoi una risposta è no, non hai, anzi avresti, fatto bene ad eliminarli, se è questo che credi di aver fatto. Alla cattiveria non si risponde mai con la cattiveria. E di chiacchiere se ne raccontano tante…..

Lascia un commento