Come in tutti gli animali carnivori, i denti del gatto sono affilati e ben definiti: ma anche molto utilizzati. Per tale motivo con il passare degli anni questi potrebbero essere soggetti ad usura e logoramento, soprattutto con la perdita di dentina, strato esterno dei denti, protettivo. Come è facile immaginare, nel micio, i denti più sottoposti a tale logorio sono gli incisivi. Non è che la cosa sia particolarmente trascurabile! In questa condizione, i denti si possono usurare, spezzare, con conseguente esposizione della polpa. Quanto male fa a noi umani una situazione del genere? Per il gatto lo stesso e non possiamo permetterci di farlo soffrire.
Sintomi dei denti usurati nel gatto
Il gatto in tal caso non solo sarà facilmente agitato, nervoso, lamentoso, ma tenderà anche a mangiare poco. Prima di arrivare a questo però, sarà facile vedere il dente usurato, anche con una semplice e rapida osservazione del cavo orale: quando il micio sbadiglia o miagola….In tali contesti, laddove si nota anche in assenza di ulteriore sintomatologia un dente rovinato è opportuno parlarne col veterinario, anche se di fatto a quel punto si può fare poco. A dirla tutta, se si sottopone a visita di routine il gatto almeno una volta l’anno, si sa che il veterinario controlla anche la bocca. L’usura dei denti non è pericolosa per la vita del felino, ma in tali contesti vanno esclusi o tenuti sotto controllo altri problemi più significativi, come la stomatite, la malattia parodontale, i tumori del cavo orale. I problemi dentali infatti nei gatti sono piuttosto frequenti!
Prevenzione
Purtroppo, il dente è fisiologicamente soggetto all’attrito e contro questo non c’è molto che si possa fare per prevenire tale forma di usura. I denti usurati dei gatti sono poi più soggetti a frattura (con conseguente esposizione della polpa e dolore). Dunque che fare? Mantenere una buon igiene orale del gatto è sempre la soluzione preventiva migliore, favorirgli un’alimentazione adeguata e le possibilità di pulirsi i denti con oggetti mirati, ma poi bisognerà rivolgersi anche ad uno specialista, un veterinario –dentista. Le soluzioni? Simili a quelle dell’essere umano: se il dente è totalmente frantumato e la polpa ormai morta (o devitalizzata da tempo) andrà estratto il rimanente; in caso scheggiatura invece il dente andrà possibilmente levigato, onde evitare lesioni interne al cavo orale; dente rotto e polpa viva…devitalizzazione, e così via.
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Fonte Pethealth
Foto: Thinkstock