Una brutta storia di abbandono e di cattiveria nei confronti di un animale domestico, questa volta arriva dalla Toscana. Un gatto è stato trovato praticamente mummificato, dopo essere stato abbandonato dalla sua famiglia, scappata per sfuggire al proprietario di casa che voleva i soldi dell’affitto.
Il micio è stato rinvenuto steso nella lettiera, acciambellato, come se avesse scelto proprio quel posto per morire. Intorno, sparsi nella stanza, vestiti e oggetti di quella che un tempo era una famiglia. E poi ancora scatolette che il povero micio ha provato ad aprire con unghie e denti. Ma quando il cibo è finito, purtroppo per lui non c’è stato più nulla da fare.
La donna e sua figlia erano scappate dall’appartamento cinque mesi prima, lasciando in casa tutti i loro averi, compreso il felino. Il gatto aveva cercato di fare percepire la sua presenza con miagolii e graffiando la porta ma nulla da fare. Nessuno si era preso il disturbo di dare ascolto a quella richiesta di aiuto o di verificare che tutto fosse a posto: se qualcuno avesse allertato anche solo il proprietario dell’appartamento, oggi forse questo amico a quattro zampe sarebbe vivo.
Il gatto ha deciso di morire nella sabbiera: i granellini hanno assorbito i liquidi corporei, favorendo la mummificazione dell’animale. Le due donne, madre e figlia, sono state denunciate per abbandono ed uccisione di animale dall’associazione Eital. Il micio è praticamente morto di fame e sete, di stenti, non trovando più nulla da mangiare nell’abitazione.
Foto credit Thinkstock