Un gattino gettato nell’immondizia sigillato in una scatola. Ma dove arrivano le crudeltà degli uomini, esseri animali a due zampe? La storia che vi raccontiamo oggi è a lieto fine, ma non depone a nostro favore. E’ accaduta ieri a Brindisi, in via Primolongobardo nel quartiere Casale, presso i giardinetti della Facoltà di Economia (sede decentrata). Fortunatamente alcuni passanti sono riusciti a percepire i miagolii che arrivavano dall’interno dei cassonetti dell’immondizia e dunque a salvare una splendida micia (femminuccia grintosa) piccola piccola, di pochi mesi che proprio non ne voleva sapere di stare la dentro!
La gattina, una siamese, è stata trovata chiusa dentro una scatola di scarpe, sigillata con del nastro adesivo, quello bello spesso, da pacchi, destinata dunque al tritarifiuti e a morte certa tra sofferenze su cui è meglio sorvolare. Per fortuna la voglia di vita della gatta è stata superiore a qualunque altr cosa e è riuscita a farsi sentire e dunque salvare. E’ stata presa ed affidata alla vice presidente nazionale di AIDAA di Brindisi Antonella Brunetti in attesa che qualcuno la accolga nella propria casa. Secondo i dati conosciuti, in Italia in questi primi 10 mesi del 2011 i gatti abbandonati sono stati oltre 18.000: il 70% dei quali cuccioli. Questo nonostante l’abbandono dei gatti sia effettivamente un reato penale che rientra nel maltrattamento di animali (articolo 544 ter del codice penale) punibile anche con la reclusione, così come l’abbandono degli animali di per se stesso (720 codice penale). Come sempre giustamente dura la posizione di Lorenzo Croce presidente di AIDAA ed Antonella Brunetti vice che in una nota hanno affermato:
“E’ inammissibile quanto accaduto. Purtroppo Brindisi non è nuova a fatti del genere, ed in particolare la città e la sua provincia hanno un triste record per quanto riguarda l’avvelenamento di animali domestici con i bocconi avvelenati. In questo caso chi ha deciso di sbarazzarsi del micio lo ha fatto con un sistema che definire crudere è ancora poco, il gatto se non avesse miagolato mentre passava qualcuno, sarebbe stato ucciso stritolato nel tritarifiuti”.
Per adottare eventualmente il micio si può scrivere a [email protected]
[Fonte: Aidaa]