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Gatti sventrati a Brescia

GattoC’è chi dedica parte del suo tempo a portare cibo ai gatti randagi, chi li porta con se a casa e chi li sventra. Sembra una storia inventata ed invece la notizia è partita dall’ENPA di Brescia nei giorni scorsi.

Tutto è nato dalla segnalazione di un volontario della sezione cittadina che, dopo aver udito un lamento proveniente da un cassonetto per i rifiuti, ha iniziato a rovistarvi dentro fino a trovare un sacchetto contenente una gatta sventrata ed un gattino ancora vivo.

Il cucciolo è stato immediatamente ricoverato in gravi condizioni in una clinica veterinaria. L’ENPA, con la sua Presidente Sara Pepi, lancia un appello: “chi sa qualcosa, parli”, aspettando che i Carabinieri, a cui è stata fatta una denuncia contro ignori, possano risalire al colpevole.

La zona è abitata da tantissimi gatti, molti si sono stabiliti nelle aree interne del vicino stabilimento IVECO, la zona è tenuta “sotto controllo” da un gruppo di gattare ma il fatto che i gatti non stiano solo in aree pubbliche rende difficile alcune operazioni tra cui quelle di cattura per la sterilizzazione.

Le voci corrono e si iniziano ad ipotizzare possibili “Jack”, l’ENPA interviene dicendo che nessuno ha denunciato fatti simili. “Potrebbe anche essere vero, ma su quali basi è così possibile intervenire?” dichiara la Presidente dell’ENPA. Bisognerebbe trovare un accordo per sterilizzare i gatti, senza però che si perda interesse a trovare il colpevole di questa triste vicenda.

Speriamo che l’unione dei cittadini possa aiutare le forze dell’ordine a trovare una persona con degli evidenti problemi psichici, non c’è niente di normale nel fatto che qualcuno possa aver sventrato degli animali, messi in sacchetti della spazzatura e poi gettati nei cassonetti come fossero degli oggetti inanimati a cui l’uomo, un uomo, può disporre a suo piacimento.

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