Quando ci si trova davanti ad un batuffolo di pelo così bello e dolce, come è possibile non innamorarsi di un gatto a pelo lungo? Il passo è breve verso l’acquisto o l’adozione di uno dei mici in questione, ma bisogna tener presente che hanno esigenze molto particolari, che necessitano di cure speciali, soprattutto in relazione al loro pelo. Ma quali?
La cura del mantello nei gatti a pelo lungo
Un gatto a pelo lungo deve avere il mantello sempre curato, lucido, morbido da accarezzare. Per mantenerlo in queste condizioni sono necessari alcuni accorgimenti come la corretta alimentazione e la spazzolatura adeguata del pelo: almeno una volta al giorno e con un pettine largo. Il micio in natura fa da solo, ma il supporto umano diventa una prerogativa necessaria per un gatto domestico, anche e soprattutto nella cura del pelo che diventa spesso lo specchio della salute dell’animale. I gatti non vanno tosati, ma quando il pelo è anche molto folto e fa caldo, un’aggiustata può essere necessaria, seppur sempre minima.
L’estate è anche un periodo doppiamente particolare perché è quello della muta (che inizia in primavera): il micio perde molto pelo e la sua cute si espone ai raggi solari ed al caldo, per cui rischia una scottatura. Ma i gatti a pelo lungo in genere amano stare in casa, per cui non c’è il rischio che girovagando fuori possano avere dei problemi: l’importante però è essere informati.
Razze di gatti a pelo lungo
Essenzialmente si è soliti distinguere le razze di gatti a pelo lungo, da quelli a pelo semilungo o corto, anche se tra i primi ed i secondi si possono confondere. Per comodità vi citiamo solo i gatti con il pelo più lungo in assoluto, ovvero il gatto Chinchilla, l’Himalayano ed il persiano. E’ difficile dire quale di questi esemplari sia effettivamente il più bello, il migliore: il gusto e la passione personale giocano un ruolo determinante. Proviamo comunque a fare un piccolo sondaggio, grazie alle immagini?
Foto: Thinkstock
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