La notte del 30 aprile i gatti neri potrebbero verdersela male. In quella data, nota al mondo esoterico come la notte di Valpurga, infatti, alcuni gruppi satanisti, che fanno capo alla chiesa satanica di La Vey, celebrano diversi riti, tra cui il sacrificio di animali, in particolare gatti neri, capre, bovini e ovini.
In rete sono apparsi già diversi appelli, sui siti e nei social network, per avvisare non soltanto i proprietari di gatti neri, ma anche i volontari e rifugi che si occupano di adozioni. In questa settimana, infatti, potrebbero ricevere delle richieste sospette. Anche l’Aidaa è scesa in campo per evitare che i nostri amici a 4 zampe vengano sacrificati ingiustamente.
L’associazione si raccomanda di evitare di dare in adozione gatti neri, soprattutto se si tratta di esemplari giovani, e lo stesso discorso vale anche per gli allevatori, i satanisti, infatti, potrebbero rivolgersi a loro per l’acquisto di giovani capretti. L’Aidaa da tanti anni ormai si occupa di monitorare e denunciare i casi di rapimento dei gatti neri sia ad Halloween, che nei giorni precedenti alla notte di Valpurga, inoltre, insieme ad altre associazioni animaliste, ha istituito già da diverso tempo il gatto nero day, che cade il 17 novembre di ogni anno.
Grazie al suo intervento, infatti, il fenomeno del rapimento dei gatti neri al fine sacrificale è notevolmente diminuito, tuttavia è preferibile non abbassare troppo la guardia, soprattutto in questi giorni che precedono la notte del 30 aprile. L’associazione animalista ha messo a disposizione il suo servizio di consulenza telefonica per segnalare eventuali scomparse di gatti neri, singole o collettive, e richieste d’informazioni. I numeri da contattare sono 3926552051 e 347888354.
E’ incredibile che ai giorni nostri esistano ancora riti che prevedano il sacrificio di animali, ma il rischio, purtroppo esiste, dunque facciamo attenzione ai nostri amici felini.
Via|Aidaa; Photo Credits|ThinkStock