Cani fedeli, gatti indipendenti ed egoisti? Chi l’ha detto! Questa dicotomia, vecchia come il mondo, continua ancora oggi a fare presa, mi sono sempre detta che è stupidaggine bella e buona, ma chiaramente è il mio punto di vista. Secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Veterinary Biology, i gatti domestici sarebbero meno affettuosi rispetto a quelli di razza…
La ricerca è stata coordinata dall’Ecole nationale veterinaire d’Alfort e ha classificato le razze dei felini partendo dai gatti più “cordiali” sino a quelli più scontrosi e intrattabili. Lo studio ha coinvolto 129 gatti di 14 razze diverse, di cui è stato valutato il grado di gentilezza e predisposizione verso l’essere umano. Risultato? I mici con pedigree sarebbero più affettuosi dei gatti frutto di incroci, generalmente “etichettati” come domestici. All’ultimo posto della classifica sono finiti i felini domestici dal pelo corto, che secondo gli esperti sarebbero gli animali più difficili da gestire.
Volete sapere chi si è guadagnato la fascia di gatto più socievole e cordiale? Niente di meno il gatto Sphynx, detto anche sfinge, famoso per il suo mantello nudo. Questa razza, infatti, viene descritta molto allegra, intelligente e amante della compagnia dei membri della sua famiglia umana. Pare che il gatto Sfinge sia un vero coccolone e detesti addirittura la solitudine, alla faccia della proverbiale indipendenza dei felini. Secondo gli studiosi è così amabile e desideroso di avere un contatto fisico, perché essendo privo di pelo, ha necessità di scaldarsi. Nella scala della “cordialità felina”, subito dopo lo Spynx, c’è il gatto sacro di Birmania, il gatto Siamese e il gatto Blu di Russia, famoso per la particolare gradazione cromatica del suo fitto e soffice manto che tende all’argento. Pare che ami la compagnia, ma detesti i rumori troppo forti e il frastuono in generale. A parte lo studio, io non credo che la cordialità o meno di un gatto si misuri dalla razza, e voi, cosa ne pensate?
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