Cosa sono i gatti ibridi? Quali sono le razze e perché sono state create? Queste sono domande che è importante porsi quando si pensa ad alcuni specifici tipi di felini.
Cosa sono i gatti ibridi
Partiamo da un presupposto: i gatti ibridi sono frutto dell’intervento umano nel far accoppiare il gatto domestico con diverse specie di gatto selvatico. In alcuni casi tutto ciò è avvenuto per ricerca in altri semplicemente per dar vita a nuove razze di gatto da inserire sul mercato.
Tre gatti ibridi troviamo il Savannah, che è un incrocio tra quello domestico e il Servalo. E ancora il Bengala, ibrido con il gatto leopardo asiatico e il Chausie, un incrocio tra il gatto domestico e il gatto della giungla.
Parlando di gatti ibridi si intende l’incrocio tra specie differenti e feconde. Cosa significa questo? Significa che due animali hanno delle caratteristiche genetiche, anatomiche, ecologiche o comportamentali che consentono la riproduzione anche se fanno parte di rami evolutivi differenti.
Come avvengono gli incroci
Richiamando l’esempio del gatto del Bengala o del Savannah è proprio quello che è successo. Il gatto domestico è stato incrociato con il gatto selvatico corrispondente dando vita alla generazione F1 dell’ibrido. La generazione F2 è stata ottenuta incrociando i genitori con i gatti ibridi ottenuti e altri esemplari domestici. I quali a loro volta sono stati poi incrociati con altri gatti domestici e i propri parenti più prossimi.
Tutta una serie di incroci che hanno portato a un numero abbastanza adeguato di esemplari per poter procedere alla definizione e al riconoscimento della razza. Ovviamente quando si acquista ora un qualsiasi gatto ibrido non si porta a casa un diretto discendente di un gatto selvatico. Fattore da sottolineare dato che in Italia detenzione e vendita di questo tipo di animali sono vietati.
I gatti ibridi, ogni modo, nascono nel secolo scorso, soprattutto intorno agli anni ’70. E l’obiettivo era quello di dare vita a degli animali che avessero un aspetto esotico ma un’indole molto docile.
È importante capire che il riconoscimento di queste razze dipende anche dai regolamenti delle singole associazioni esistenti. Alcuni gatti che rappresentano ormai una razza a sé stante come l’Ussuri, il Cheetoh e il Caracat, ad esempio non rientrano in nessun registro di nessuna associazione felina.
La maggior parte dei gatti ibridi presenta delle spiccate caratteristiche fisiche e spesso e volentieri un carattere molto docile. A meno che l’animale selvatico con il quale è avvenuto l’incrocio non presenti delle peculiarità particolarmente spiccate per quel che concerne l’attività.