Si chiama Frate Bigoetes e vive presso il convento francescano a Cochabamba, in Bolivia. Ma non è un frate qualsiasi, bensì un cucciolo francescano. Tutto è cominciato qualche mese fa quando il piccolo è stato portato da padre Kasper Kapron all’interno della comunità dei frati.
I frati si sono immediatamente affezionati al piccolo, lo hanno ribattezzato Bigotes e hanno cominciato a trattarlo proprio come uno di loro: gli hanno cucito addosso addirittura un saio su misura che Frate Bigotes sembra indossare con un certo orgoglio. E sembra che si sia perfettamente adeguato alla regole del convento francescano che l’ha accolto donandogli affetto e una casa.
SANT’ANTONIO ABATE, TORNA LA BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI
Inseparabile dai frati, li segue in ogni dove e li accompagna nel corso della giornata pronto a farsi anche fotografare con il suo saio. Quella di Frate Bigotes è una bella storia di accoglienza e adozione e non a caso i frati francescani rispettano la regola di San Francesco d’Assisi, il protettore degli animali. D’altra parte se papa Giovanni Paolo II nel lontano 1980 aveva proclamato San Francesco protettore degli animali e degli ecologisti, il 4 ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco in occasione della morte del santo, è anche la giornata mondiale dedicata agli animali durante la quale vengono tradizionalmente benedetti.
E se tradizionalmente è Sant’Antonio Abate il protettore degli animali, anche San Francesco ha sempre predicato l’amore e la solidarietà nei confronti degli animali, creature di Dio, parlando con loro come risulta dall’iconografia tradizionale. E di certo i frati francescano del convento di Cochabamba hanno regalato a Bigotes una casa e tanto affetto.
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