Le formiche invasive rappresentano un problema per la biodiversità. Qualcosa che già immaginavamo ma che ci viene confermata attraverso uno studio dedicato. E pubblicato all’interno della rivista di settore Insect Conservation and Diversity.
Formiche invasive particolarmente dannose
Questa ricerca ha tra le altre cose dimostrato quanto effettivamente gravi possono essere i danni causati da queste formiche invasive. Spesso e volentieri tendiamo a non tenere da conto quanto specie esotiche o aliene, sia animali che vegetali, possano fare danni all’interno dell’ecosistema. Ne sono un esempio recente le tartarughe d’acqua immesse in corsi d’acqua un laghetti da famiglie che vogliono sbarazzarsene.
L’impatto ambientale di questa intrusione è elevato e difficile da gestire. E lo stesso accade, in questo caso, con le formiche invasive. Non dobbiamo sottovalutare la capacità di alcune specie di riprodursi e diffondersi all’interno del territorio. Causando proprio degli effetti negativi sulla biodiversità e sullo sviluppo stesso della zona.
Le formiche invasive, per loro natura, sono capaci di adattarsi e dominare quasi tutte le specie di formica autoctone. Lo studio ha mostrato però come il suo impatto possa variare in base all’ambito nel quale si insediano e agli animali presenti. Queste sarebbero in grado di apportare cambiamenti negativi alla vita degli uccelli mentre allo stesso tempo non infierire sulla vita di alcuni insetti o dei mammiferi.
Ecco quale è il loro impatto
E proprio per comprendere quale fosse l’impatto reale delle formiche invasive sulla biodiversità che una squadra di ricercatori ha eseguito una revisione di ben 46 articoli scientifici che raccontavano la risposta degli animali alla presenza delle formiche invasive.
Queste sono in grado di provocare una diminuzione del 42% del totale degli animali presenti in un’area specifica con una media del 53% di riduzione nel numero delle specie. Secondo gli scienziati questo dimostrerebbe come la presenza delle formiche invasive potrebbe causare importanti problemi di salute alla biodiversità.
Questa verrebbe ridotta, secondo lo studio, attraverso la competizione diretta e la predazione. A farne le maggiori spese sarebbero gli uccelli, gli scarafaggi, i rettili, i lepidotteri e ovviamente le formiche autoctone. Cosa significa questo? Che è importante implementare delle strategie di controllo per contenere questa tipologia di formiche e stabilire delle strategie di prevenzione.
In questo caso stiamo parlando dell’impatto che una tipologia di insetto ha sull’ecosistema. Ma come già sottolineato, ciò avviene sempre quando una pianta o un animale non facente parte di un ecosistema vengono introdotte sia in maniera volontaria che in maniera involontaria. Solo in questo modo possiamo prenderci cura delle fragilità del nostro pianeta in modo adeguato per garantire la sua salute.