Le formiche come affrontano le infezioni? Può sembrare una domanda assurda. Eppure questi insetti sociali sono in grado di addirittura modificare la forma dei formicai per contrastare questo tipo di problema di salute.
La capacità di quarantena delle formiche
A essere state analizzate in tal senso sono state le formiche nere dei giardini che, per proteggere la propria colonia, arrivano addirittura a modificare la struttura dei propri formicai. Non è una novità che questi insetti siano in grado di mettere in atto strategie e azioni collettive incredibili.
Quel che è stato scoperto recentemente, grazie a uno studio condotto dall’Università di Bristol, è che siano in grado di modificare il loro ambiente di vita per bloccare la diffusione delle malattie.
Per certi versi sono decisamente più intelligenti degli esseri umani, i quali fanno spesso fatica ad adattarsi a una nuova vita per poter evitare la diffusione di malattie. Lo studio in questione è ancora in fase di revisione. Ma avrebbe illustrato come le formiche nere siano in grado di adattare all’evenienza la struttura fisica dei propri formicai. Nello specifico la minaccia osservata è quella delle infezioni fungine.
Insomma, le formiche ragionerebbe in maniera simile agli umani quando devono proteggere la propria specie. E come se creassero le nostre zone di quarantena chiudendo le aree contaminate. Basta pensare alla pandemia di COVID-19 e al lockdown che siamo stati costretti a organizzare.
Riorganizzazione per salvare la regina e le uova
Lo stesso fanno le formiche modificando la disposizione dei tunnel, senza nemmeno lamentarsi troppo. Gli scienziati, hanno allestito 20 ambienti di laboratorio nei quali hanno inserito le Lasius Niger. Dopo hanno introdotto delle formiche infettate da un fungo specifico. Utilizzando tecniche di scansioni micro-CT per osservare i tunnel e osservando le formiche è stato possibile notare i cambiamenti importanti nelle colonie dove il fungo era presente. Questi insetti hanno infatti scavato tunnel nuovi in maniera più rapida rispetto alle colonie non infette.
È stato inoltre notato come le formiche malate siano state limitate maggiormente in superficie, mantenendo contatti limitati con il resto della colonia. Non solo: al fine di proteggerle, sono state spostate sia la regina che le scorte dici cibo. Insieme alle aree di incubazione delle uova.
Secondo gli scienziati effettivamente le modifiche apportate al formicaio erano in grado di contenere la diffusione del fungo. Cosa ci insegna tutto questo? Senza dubbio l’intelligenza e la capacità pazzesca dell’insetto in questione di adattarsi in base alla condizione che gli si presenta davanti. Dando vita a comportamenti di tipo collettivo decisamente funzionali e complessi. Al pari di quello che avviene tra gli esseri umani.