Stop al foie gras: sono oltre 10mila i supermercati italiani che hanno deciso di togliere dagli scaffali il foie gras, il fegato d’oca ottenuto con la crudele tecnica del “gavage”, l’alimentazione forzata da sempre sotto accusa da parte degli animalisti.
La campagna si chiama #ViaDagliScaffali e l’ultimo supermercato in ordine di tempo ad avervi aderito è Tigros che ha firmato una dichiarazione con l’associazione Essere Animali.
Il foie gras ormai è bandito dagli scaffali della Coop, Esselunga, Conad, Pam Panorama, Eataly, Lidl, Crai, Selex, Md, Bennet e Sigma perdendo le distanza da una pratica così disumana.
L’alimentazione forzata è un processo che causa gravi sofferenze agli animali, allevati spesso in gabbie dove vivono completamente immobilizzati.
Scrive Essere Animali spiegando che la produzione di foie gras prevede un trattamento crudele e disumano di oche e anatre, costrette a nutrirsi a dismisura con un tubo in gola che va ad ingolfare il fegato (foie) aumentando di dieci volte rispetto al normale i grassi (gras).
Ormai il foie gras si trova solo sugli scaffali di Auchan e Carrefour, non a caso catene di supermercati che hanno sede principale in Francia, massimo produttore mondiale di foie gras.
Oltre 44 i milioni gli animali utilizzati ogni anno Oltralpe per la realizzazione del foie gras, il 90% del quale viene prodotto in Europa con il primato che spetta alla Francia con il 72,3% della produzione, seguita da Bulgaria, Ungheria, Spagna e Belgio. I consumatori sono invece la Francia, Belgio, Giappone, Svizzera, Hong Kong e Israele, ma è stata la California il primo paese a bandirlo dalle tavole dei ristoranti.
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