Le foche monache sono tornate sulle coste italiane. Come comportarsi in maniera corretta per non disturbare questi mammiferi e al contempo godere di questi avvistamenti? Scopriamolo insieme.
Territori di presenza e avvistamenti
In particolare le foche monache sono tornate a visitare le coste della Calabria, il Golfo di Taranto e l’alto Adriatico. E ancora il Canale di Sicilia tra Pantelleria e le isole Pelagie, il Salento e le coste albanesi nonché la costa tirrenica calabrese e l’arcipelago toscano insieme a Caprera e le coste orientali della Sardegna.
E su questi territori che è possibile incontrare da vicino le foche monache. Parliamo di un animale che fino a qualche anno fa sembrava essere condannata all’estinzione. Diversi studi condotti dall’università la Bicocca di Milano su questi animali ci raccontano che la loro presenza è invece aumentata.
Questo significa però per noi umani imparare a gestire la loro presenza appunto la ricercatrice Elena Valsecchi ha recentemente pubblicato su Scientific Reports i risultati di un monitoraggio effettuato tra il 2020 e il 2021.
Questo oltre a dar modo di controllare la biodiversità marina delle zone sopracitate ha consentito di confermare la presenza delle foche monache sulle nostre coste.
Come comportarsi con le foche monache
Diventa quindi importante imparare a gestire la loro presenza. Come spiegano dal WWF la maggior parte delle osservazioni delle foche monache in Italia riguarda singoli individui o femmine con il cucciolo. Nel caso dovessimo avvistarle dobbiamo ricordare che la loro vita si svolge prevalentemente sott’acqua o in mare e che nel Mediterraneo la sua presenza è legata a piccoli nuclei familiari che non dobbiamo assolutamente disturbare.
Se ci troviamo davanti a questi animali la prima cosa da fare è mantenere sempre una distanza di almeno 50 m. Possiamo osservarli, fotografarli e riprenderli ma sempre a debita distanza. Soprattutto se notiamo ferite sulla loro pelle.
Non dobbiamo inoltre disturbarli provocando rumori improvvisi e non dobbiamo tentare di toccarli o intervenire anche se sembrano essere in difficoltà. Dobbiamo piuttosto contattare degli esperti come quelli del Gruppo Foca Monaca (GFM) in modo che possano agire al meglio per l’animale.
Se vediamo le foche monache davanti a noi non dobbiamo cercare contatto od offrire cibo e soprattutto non toccarle se si trovano distese sulla spiaggia. Se svegliate all’improvviso le foche monache rischiano di rimanere anche diversi minuti in apnea.
Non bisogna farsi prendere dall’emozione e dalla voglia di toccare questi animali. E non solo perché si possono far dei danni diretti. Anche l’abituarsi dell’animale alcuni comportamenti dell’uomo potrebbe portarlo a confortarsi in modo non adatto alla sua specie. Mettendolo in pericolo involontariamente.