Il Flyball è uno sport cinofilo di squadra tra il cane ed il proprio padrone, nato in California negli anni settanta da Herbert Wagner: in Italia non è ancora particolarmente sviluppato. Si tratta di una vera e propria gara a staffetta dove quattro cani per squadra corrono effettuanto un percorso e seguendo una pallina.
Il flyball consiste in una successione di quattro salti che devono essere eseguiti dal cane fino ad arrivare ad una macchina che, tramite la pressione delle zampe del cane sulla pedana, lancia una pallina grande come quelle utilizzate per il tennis: il cane deve ripetere i quattro ostacoli nel senso opposto e portare la palla al padrone. Appena giunto a destinazione parte il secondo cane che deve ripetere il percorso allo stesso modo e così via per il terzo e il quarto cane.
Il percorso è formato da quattro salti posizionati a 3 m l’uno dall’altro, i salti devono essere alti 10 cm per i cani di taglia piccola, non meno di 22,6 cm per i cani di taglia media e 40,5 cm per i cani di grossa taglia. Il padrone dei cani in tutto questo percorso ha un ruolo rilevante in quanto deve incitare il proprio cane ad effettuare correttamente e velocemente il percorso: la tentazione per il cane di scappare o di rilassarsi una volta raggiunta la palla potrebbe essere forte, proprio per questo il flyball richiede una grandissima concentrazione.
In Italia non esiste ancora una federazione che abbia stilato un regolamento ufficiale, il regolamento adottato è quello della North American Flyball Association: le prime testimonianze di questo bellissimo ed avvincente sport cinofilo risalgono al 1998 quando nel nostro paese vennero formate le prime due squadre di Flyball italiane che parteciparono al primo appuntamento Europeo a Kontich.
Il Flyball è una disciplina che ha come fine l’insegnamento al cane di un comportamento controllato e collaborativo, che richiede alla base una buona armonia tra il cane ed il suo conduttore e permette lo sviluppo delle attitudini all’invio in avanti, al riporto di oggetti, alla velocità nella corsa, al salto, al richiamo, alla sociabilità, come si legge nello stesso regolamento di gara.
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