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Flora e fauna in pericolo dalle Alpi al Mediterraneo

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Flora e fauna sono in subbuglio a causa dell’incuria dell’uomo troppo preso dal progresso e da se stesso per accorgersi che il mondo intorno gli sta crollando addosso sempre più velocemente. In Europa, in particolare, i fenomeni di questo pericoloso cambiamento sono già visibili dai ghiacciai che iniziano a ritirarsi fino alle Alpi, senza contare i danni irreversibili che stanno interessando molte specie di animali, api e farfalle in prima linea. L’Agenzia Europea dell’Ambiente, ha stilato il nuovo rapporto “Segnali ambientali 2010” e ha dato l’allarme, affinchè i governi interessati possano pensare di risolvere il problema tutti insieme.

I numeri parlano chiaro: in meno di vent’anni le farfalle del continente europeo, sono diminuite del 60 per cento, per non parlare di molte specie di api selvatiche che in alcune regioni non esistono già più. I motivi sono tanti e vanno dagli acari, ai pesticidi, fino all’inquinamento. Nicolas Perritaz, ricercatore svizzero appassionato di apicoltura ha a tal proposito commentato che “nell’alimentazione umana un boccone su tre viene dall’impollinazione“. Se parliamo invece della Alpi, capiremo facilmente la loro fondamentale importanza confermando che  proprio da qui proviene il 40 per cento dell’acqua dolce d’Europa. Queste ultime, da un secolo, soffrono di un aumento di due gradi delle temperature, cioè il doppio rispetto alla media globale che potrebbe causare molto presto danni incalcolabili.

Sebastian Montaz, guida alpina francese, denuncia:”Le montagna, di norma, si trasformano lentamente, ma qui, nelle Alpi, i mutamenti si notano quasi a ogni cambio di stagione. Negli ultimi cinque anni, non è stato possibile fare ascensioni miste, cioè con tratti su neve e ghiaccio, a giugno e luglio. Ora le condizioni non sono sicure fino alla fine di settembre“. Jacqueline Mc Glade, direttrice dell’Agenzia europea per l’ambiente, ritiene che le “città del futuro” andrebbero costruite pensando a come aiutare la natura. Dato che i centri urbani europeo, consumano il 69 per cento dell’energia e producono molti gas serra,  bisognerebbe utilizzare illuminazione naturale  e realizzare orti e giardini verticali, trasporti intelligenti ed energia pulita.

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