Richiesta di consulto veterinario su fistole anali cane
Buonasera, ho bisogno del vostro aiuto, ho un pastore tedesco di 6 anni che ha le fistole anali, sono spuntate circa un anno e mezzo fa, abbiamo provato di tutto: farmaci, cortisone, medicazioni, la qualunque ma nulla,… è andato sempre a peggiorare. Ci siamo informati per vedere cosa fare, c’è chi ci dice di fare l’operazione e chi invece non ce la consiglia, cosa devo fare?!? Ho bisogno che il mio cane stia di nuovo bene!
Tipo di consulto: Veterinario Generale
Tipo di problema Fistole anali cane cura
Risponde il dottor Fabio Maria Aleandri, Medico Veterinario e direttore sanitario del Centro Veterinario Aleandri, con sede in Roma. Per contatti diretti mail [email protected] www.ambvetaleandri.eu
Gentile Sig.ra Le fistole perianali del pastore tedesco costituiscono un problema veramente serio. Va premesso che nella stragrande maggioranza dei casi non si riesce ad ottenere una guarigione definitiva (sia con le cure mediche che con la terapia chirurgica) ma solo di tenere sotto controllo il problema con cure ripetute o continuative.
La terapia medica può seguire diverse strade. La più semplice è l’impiego di corticosteroidi , di solito prednisolone a dose immunosoppressive (generalmente 2 mg /kg ma a volte anche di più) La terapia va prolungata scalando progressivamente la dose di farmaco fino a completa remissione (se possibile) della patologia. In alcuni soggetti può essere necessario ripetere periodicamente il ciclo di cortisone altri devono continuare a prenderlo , a dosi ridotte , tutta la vita. Il cortisone si può associare ad una dieta ipoallergenica che in alcuni casi è di aiuto. L’impiego di antibiotici può essere necessario , è consigliabile prima eseguire una coltura e un antibiogramma per la scelta del farmaco migliore. Al posto del cortisone è possibile utilizzare anche altri immunosoppressori. Buoni risultati si possono ottenere con l’impiego della ciclosporina. Per questo farmaco non è di facile gestione. Infatti l’assorbimento e il metabolismo del farmaco è molto variabile da cane a cane, per cui non è semplice raggiungere i dosaggi giusti.Per farlo va valutata frequentemente la concentrazione della ciclosporina ematica. Un altro problema sono i costi elevati (soprattutto in cani di grossa taglia). Recentemente si utilizzata per la terapia con pomate a base di tacrolimus farmaco con attività simile alla ciclosporina ma circa 100 volte più potente.
L’approccio chirurgico consiste nell’ablazione chirurgica delle lesioni. Nei casi meno gravi si può procedere alla fistolectomia , cioè alla rimozione delle fistole e , se sono ancora presenti , dei sacchi anali. In alcuni casi, quando il danno è molto grave e coinvolge anche l’ano e l’ultimo tratto del retto , bisogna ricorrere all’anoplastica che prevede la rimozione dell’ano e di parte del retto. La distruzione del tessuto patologico può essere ottenuta in varia maniera ricorrendo a criochirurgia (quindi con il criostato si congelano uccidendoli i tessuti alterati, con la folgorazione (elettrobisturi) , con il laser o anche con cauterizzazione chimica. I risultati della chirurgia possono essere buoni, ma anche in questo caso spesso il problema recidiva. Migliori risultati si possono ottenere utilizzando una terapia medica fino ad ottenere il massimo miglioramento possibile seguita poi da chirurgia.
Nel suo caso non so consigliare quale sia la via migliore, chirurgica o medica, la scelta va fatta cane per cane in base alla situazione specifica. Quello che le posso dire che difficilmente si trova una soluzione definitiva e spesso sono necessari diversi approcci combinati tra di loro. Cordiali saluti Dott. Fabio Maria Aleandri Medico Veterinario.
Leggi anche:
Malattia sacche (ghiandole) anali del cane: cos’è, sintomi e cura …
Se avete altre domande da porre ai ns veterinari potete visitare la pagina dedicata e riempire il form:
Il nostro “Veterinario online, consulti e consigli su comportamento e salute dei pets” non fornisce diagnosi online e neppure la prescrizione di farmaci. Si tratta di un servizio di informazioni ed orientamento che mai potrà essere considerato sostitutivo di una visita specialistica diretta con il medico veterinario. L’invio della domanda corrisponderà all’accettazione di questa condizione di utilizzo.
Per le emergenze rivolgersi al servizio veterinario più vicino.
Foto: Thinkstock