La fisioterapia veterinaria, come quella per gli umani è molto importante per curare alcune malattie e restituire al cane o al gatto una vita normale o comunque serena ed abbastanza indipendente. Parliamo di artrosi, displasie, lussazioni e tante, tantissime lesioni da traumi. In passato queste problematiche non venivano curate ed i cani abbandonati a loro stessi, verso il peggioramento e il dolore. Oggi per fortuna le cose sono cambiate, non solo a livello farmacologico ma anche della fisioterapia e riabilitazione. L’unico grande problema è rimasto quello degli animali paralizzati o che non hanno più le zampine.
Questi sfortunati animali ancora troppo spesso vengono abbandonati in strada o avviati ad eutanasia. Un minimo la cultura sta cambiando, ma occorre fare di più: oggi, grazie alle nuove tecnologie e alla fisioterapiale alternative ci sono. Si possono ricostruire arti con protesi o si possono abituare gli animali disabili all’utilizzo di speciali carrellini studiati appositamente per loro. Durante il percorso fisioterapico, i cani disabili vengono aiutati a comprendere come utilizzare i nuovi strumenti a loro disposizione, a comviverci, a rafforzare i muscoli nessessari. Il tutto con addestramento, massaggi, fisioterapia in acqua, ginnastica in palestra e tutto ciò che serve, arricchito da affetto e professionalità.
Su tutto il territorio italiano esistono centri di fisioterapia veterinaria, anche se, bisogna dirlo, non con la frequenza necessaria. Uno di questi è “Qua la zampa” di Moncalieri, alle porte di Torino, aperto 5 anni fa. Spiega una veterinaria del Centro a La Zampa, la dottoressa Ilaria Dellacroce:
”Vediamo circa trenta cani ogni settimana, qualche gatto e coniglio più qualche gatto e coniglio. Ci occupiamo di animali domestici che vivono in famiglie, ma anche di ospiti di canili e gattili. Questi ultimi rimangono da noi un pochino più a lungo per favorirne l’adozione”.
Un passaggio importante è sicuramente quello culturale: un cane che non cammina più da solo è in grado di dare il medesimo affetto degli altri. Da adottare quindi al centro al momento ci sono quattro amici pelosi: Lion, è uno yorkshire di 4 anni, trovato abbandonato e affetto da una lesione spinale: ha uno spirito allegro, tipico della sua razza e corre divertito in lungo ed in largo con il suo carrellino; ci sono Balou, che ha perso l’uso degli arti dopo essere stato investito ed il breton Eolo che, pensate la crudeltà, è stato gettato da un ponte dal suo proprietario cacciatore eppure ora è tornato a camminare; ed infine c’è Golia paraplegico eppure perfettamente in grado di deambulare col carrellino: è un bassotto ed è stato già abbandonato due volte, merita proprio di trovare una famiglia amorevole, non trovate? Maggiori informazioni sul sito del centro fisioterapico.
Foto: Thinkstock
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