La filaria o filariosi è una malattia parassitaria, che colpisce cani e gatti, trasmessa dalle zanzare. La filaria può essere di 2 tipologie, cutanea e cardiopolmonare. Quest’ultima, fino a poco tempo fa, era diffusa soprattutto al Nord Italia, in particolare nella Pianura Padana e nelle zone attorno al Po, oggi, invece, sembra stia prendendo piede anche al Centro e al Sud. Questo, significa che gli animali che non seguono la profilassi sono rischio di infezione.
Quando le larve di Dirofilaria immitis (filaria cardiopolmonare) entrano nel sistema circolatorio del cane o del gatto, si sviluppano sino a diventare dei vermi che possono raggiungere anche dimensioni notevoli (15 cm di lunghezza) e vanno ad intaccare la funzionalità di cuore e polmoni. Da queste sedi, inoltre, liberano nuove larve e se la malattia non viene diagnosticata e curata per tempo l’animale è destinato a morire. La filaria sottocutanea è meno aggressiva e i vermi vanno a localizzarsi sotto la cute, appunto, creando dei piccoli noduli. I sintomi, come prurito, perdita di appetito, tosse secca, stanchezza, sono facili da confondere con altre condizioni, ma spesso la malattia è asintomatica.
Come ha sottolineato Laura Kramer, docente di parassitologia veterinaria presso l’università di Parma:
Negli ultimi anni l’infezione si è “spostata” dalle zone del Nord Italia, tradizionalmente endemiche, in particolare la Valle del Po, verso il Centro e il Sud, diventando endemico anche in Toscana, Umbria, Puglia, Sardegna. In queste Regioni la prevalenza di cani infetti va dal 2 al 16%, percentuali che ci preoccupano e che sono destinate ad aumentare. Sia i colleghi veterinari sia i proprietari dei cani devono salvaguardare gli animali dalla malattia attraverso la profilassi, che è oggi efficace al 100%.
Se, infatti, non esiste un vaccino contro la filariosi, l’unica arma per proteggere i nostri amici a 4 zampe resta la prevenzione con prodotti antiparassitari topici e non prescritti dal veterinario, e tenendo il cane in casa di notte.