Proseguono fino alla prossima domenica 30 giugno le atrocità del Festival di Yulin, in Cina, un festival tristemente famoso che si inaugura il 21 per festeggiare il solstizio d’estate con dieci giorni di banchetti a base di carne di cane e di gatto.
Nel corso del festival che si tiene in una metropoli da 5,5 milioni di abitanti – all’estremo sud del paese, nella regione di Guangxi Zhuang e tristemente famosa, viene servita carne di cane di cane e di gatto: gli animali, anche domestici, vengono rapiti, gli animali randagi vengono rastrellati nelle strade per essere tutti barbaramente macellati per la barbara e infondata tradizione che mangiare carne di cane (e di gatto) aiuti a contrastare il caldo e ad aumentare la potenza sessuali degli uomini.
Convinzioni del tutto false per un festival che sembra proseguire con la sua atrocità nel silenzio dei governi. A cercare di contestare le atrocità di Yulin ci pensano invece le associazioni animaliste e anche gli attivisti cinesi che aiutano Humane Society International a muoversi sul territorio. Solo nei giorni scorsi Hsi è riuscita a salvare 62 cani, trovati in un macello a Yulin: molto dei cani che stavano per essere macellati indossavano il collare, soprattutto cani di razze piccole e cinesi, a conferma che si tratta di animali anche rapiti nelle abitazioni della città.
Nonostante si tenda a credere che il festival di Yulin sia antico, ciò non è vero: Hsi ricorda che il festival di Yulin “non è un festival tradizionale ma è stato inventato solo nel 2010 dai commercianti che tentavano di aumentare le vendite di carne di cane. Non esisteva, qui, una storia di macellazione e consumo di cani di massa”.
Anche se gli attivisti spiegano che mangiare carne di cane non appartiene alla tradizione della Cina, né tanto meno lo è rubare gli animali domestici.
ELISABETTA FRANCHI, IL PROGETTO PER SALVARE I CANI DAL FESTIVAL DI YULIN
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