Richiesta di consulto veterinario su eutanasia del cane, come avviene
Salve, si tratta di una curiosità riguardo l’eutanasia. Il mio cane è stato addormentato da quasi un mese. Sono un medico neurochirurgo e anche non volendo, analizzo ogni dettaglio di questioni mediche anche quando la mia razionalità mi abbandona come in questo caso. Cerco da voi una luce che mi dia tranquillità. E mi scuso per il disturbo, ma sono angosciata dal pensiero, dal dubbio. Vengo al punto: l’eutanasia si è svolta tramite una puntura intramuscolo e una somministrazione endovenosa “finale”. Tra le due per motivi di difficoltà nella presa della vena (che avrebbe forse potuto prendere in anticipo vista la tranquillità del cane??) è passata circa una mezzora………
…….Insomma, il mio cane sembrava già morto quando lei ha somministrato il farmaco anche se si sentiva ancora un filo di respiro uscire dal naso. Aveva gli occhi sbarrati e fissava nel vuoto dopo l’im e così è rimasto anche dopo l’endovena. Mi è sembrato di sentire il cuore ancora per un pò dopo che lei ha iniettato il farmaco ma si è spento nell’arco di un paio di minuti se non meno. Nel sistemarlo per metterlo sotto terra mi sono accorta che la sua lingua era completamente blu. Questo pensiero mi tortura. E’ morto per ischemia (troppo tempo in ipoventilazione?)?, embolia (nella difficoltà ha iniettato aria?)? O è morto per l’arresto cardiaco provocato dall’anestesia? Mi era capitato di assistere all’eutanasia del fratellino del mio cane quando era molto piccolo ma il mio ricordo era molto molto diverso e di sicuro non includeva una lingua blu da ipossia. Sapete darmi più informazioni riguardo la procedura e la probabilità che si abbia una lingua blu? Che tipo di farmaco è somministrato im inizialmente? quei dosaggi permettono al cane di ventilare in autonomia per lungo tempo senza andare incontro ad ipossia cerebrale prima che l’endovenza venga praticata? Grazie.
Tipo di consulto Veterinario Generale
Tipo di problema: informazione eutanasia cane come avviene
Risponde il dottor Fabio Maria Aleandri, Medico Veterinario e direttore sanitario del Centro Veterinario Aleandri, con sede in Roma. Per contatti diretti mail [email protected] www.ambvetaleandri.eu
Gentile Sig.ra
Intanto mi dispiace molto per la sua perdita e so che già e dura quando ci lasciano per cause naturali, ma quando dobbiamo decidere noi della vita e della morte dei nostri piccoli amici diventa veramente straziante. Le sono vicino nel suo dolore
Per quanto riguarda l’eutanasia non so quale farmaci abbia utilizzato il collega. Generalmente l’iniezione finale si pratico con un farmaco il tanax quindi penso abbia utilizzato quello , mentre per la prima iniezione sono sicuro si tratti di un anestetico, ma non saprei dire quale (esistono diverse opzioni)
Il tanax è a base di tre principi attivi embutramide (una forte narcotico/ anestetico generale) mebenzonio cloruro (farmaco curaro simile che provoca la paralisi della muscolatura scheletrica) e tetracaina (anestetico locale) . Il meccanismo di azione è semplice , provoca una profonda anestesia e contemporaneamente un arresto della respirazione. Non ha invece effetti sul cuore che può continuare a battere per qualche minuto (la durata dipende, generalmente più l’animale è debilitato e in cattive condizioni prima si arresta il cuore). L’impiego di questo farmaco va sempre ed obbligatoriamente preceduto da una anestesia profonda. I motivi sono diversi. Per prima cosa il farmaco è fortemente istolesivo, quindi se perticato per via endovenosa o intracardiaca non da dolore locale, ma basta che una piccola quantità fuoriesca nei tessuti sottocutanei per provocare un forte dolore. Quindi deve stare fermo e dobbiamo prendere con efficacia una vena. In seconda battuta è possibile (anche se con precisione non lo sappiamo) che l’animale , praticando solo il tanax, possa avere una paralisi dei muscoli respiratori quando ancora non è completamente incosciente. Questo ovviamente va assolutamente evitato. I tipi di anestetici utilizzabili sono molteplici, di solito si preferiscono quelli per uso endovenoso a rapido effetto (barbiturici, propofol) . In qualche caso , la dove non è possibile prendere una vena nell’animale sveglio ( per es. gatti o cani molto aggressivi o molto agitati) oppure se si hanno difficoltà con la vena (animali ipovolemici, con vene molto rovinate dalle terapie ecc..) si può ricorrere ad una anestesia per iniezione intramuscolare. In questi casi l’effetto è più lento (dobbiamo attendere una anestesia molto molto profonda) e , in generale, la situazione è più stressante per l’animale .
Quindi nel suo caso i segni di ipossia sono giustificati, in pratica l’eutanasia avviene per ipossia, così come il persistere per un paio di minuti del battito cardiaco. Riguardo l’uso dell’anestesia iniettabile io cerco di evitarla in tuti i modi e la riservo solo , per lo più, a gatti intrattabili senza anestesia. L’assenza del riflesso palpebrale in seguito all’anestesia indica uno stato di narcosi molto profonda e va bene. Il fatto che non chiudano gli occhi dopo la morte dipende da una diversa anatomia rispetto a noi ed è assolutamente normaleSpero di averle tolto qualche dubbio, anche se questo so che non riduce il dolore della perdita subita
Cordiali saluti
Fabio Maria Aleandri
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FOTO: Thinkstock
Buongiorno,
volevo porre una domanda riguardo alla pratica intracardica.
Il mio cagnolino è stato portato poche ore prima di morire in clinica, dove abbiamo pensato di praticare l’eutanasia… mentre il veterinario cercava di prendere la vena il cane ? è morto da solo, ma pochi istanti dopo il veterinario mi ha invitata ad uscire per praticare un iniezione intracardica (?).
Sul referto è spuntata la dicitura morte per cause naturali, ma non riesco a capire in cosa consiste quella iniezione… è per caso una sicurezza in più?
O viene fatta per fermare del tutto il cuore e dichiarare il decesso?
Il cagnolino era comunque già morto.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
Distinti saluti
Buon giorno chiedo gentilmente cosa possa essere successo durante l’eutanasia del mio cagnolino di 16;anni , aveva una grave insufficienza renale e non si alimentava più da ormai 10 giorni faceva la terapia di flebo.
Abbiamo dovuto prendere la decisione di accompagnarla al fine vita , il cane era comunque vigile e camminava anche se lentamente il veterinari gli ha praticato una iniezione intramuscolo e da lì in poi è stato uno strazio il cane ha cominciato a respirare velocemente e a gridare andando in panico totale e con comportamento iperattivo ho dovuto tenerlo fermo per permettere al medico di praticare l’anestesia endovena solo allora il cagnolino si è addormentato per noi è stato terribile doveva essere un dolce addio invece abbiamo dovuto vederla la paura sul suo faccino concludo che il veterinario ci ha accusati di essere noi la causa della agitazione del cane cosa assolutamente falso.