Schiacciare una cacca di cane non è piacevole e non porta nemmeno fortuna, come vuole il proverbio. Se così fosse, oggi saremmo tutti costantemente baciati dalla dea Bendata… e non mi pare proprio. Quello delle feci dei cani sui marciapiedi delle strade, ma anche nei parchi pubblici, nei giardini privati e in quelli condominiali, è un fenomeno di malcostume molto diffuso, purtroppo. Se le cattive abitudini sono dure a morire, figurarsi la maleducazione.
Ma non c’è da prendersela con gli amici a 4 zampe, perché i veri maleducati non sono loro, ma i proprietari, con senso civico pari a 0 e che se ne infischiano altamente delle leggi e dei regolamenti polizia, che obbligano a raccogliere negli appositi sacchettini le deiezioni dei propri pelosi.
Secondo AIDAA, che da anni si batte per la tutela degli animali e la buona educazione dei proprietari, gli escrementi di cane non raccolti sono 1 milione ogni giorno. L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente chiede che i Comuni, oltre ad emettere sanzioni pesanti contro coloro che non raccolgono le deiezioni dei cani dai marciapiedi, introducano la figura dell’ausiliario del cane, che cosi come avviene per chi parcheggia fuori posto la propria autovettura, possa multare coloro i quali non raccolgono le feci del proprio cane, e che il ricavato delle sanzioni sia utilizzato per incentivare le politiche di tutela degli animali ed in particolare per finanziare canili, gattili e le campagne di sterilizzazione dei randagi.
Come ha spiegato il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce:
Occorre che la gente denunci gli sporcaccioni. Per colpa loro infatti spesso ad andarci di mezzo sono tutti i proprietari dei cani, raccogliere le cacche è un dovere civico oltre che un atto di buona educazione. Chi ama gli animali deve essere più rispettoso di altri anche delle persone che vivono nella stessa casa, nello stesso condominio e nella stessa città.
Via| Aidaa; Photo Credit| Thinkstock
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