Non solo esseri umani, ma anche tanti animali selvatici sono rimasti vittima del maltempo degli ultimi giorni che continua a flagellare l’Italia: scatta l’allerta rossa ancora sulla Liguria, il Veneto e il Trentino e l’Enpa chiede di provvedere a tutelare per quanto possibile la fauna sospendendo ogni forma di caccia.
Gli animali selvatici più colpiti si trovano nelle Regioni Friuli, Lazio, Liguria, Trentino Alto Adige e la richiesta dell’Enpa è proprio quella di sospendere la caccia. L’articolo 19 della dalla legge nazionale 157/92 prevede per le Regioni la possibilità di “vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica per particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”.
Ad accogliere la richiesta il presidente del Veneto Luca Zaia che ha deciso di sospendere l’attività venatoria per tutelare la fauna selvatica: con il provvedimento dello scorso 28 ottobre l’attività venatoria resterà sospesa in ogni sua forma fino al 4 novembre.
Apprezziamo il provvedimento, sia pure tanto limitato, assunto in Veneto dal presidente Zaia, che tutela con tutta evidenza anche la vita di chi vorrebbe continuare a cacciare; un segnale di responsabilità e di attenzione per tutti.
Ha dichiarato Annamaria Procacci, consigliera nazionale e responsabile Ufficio Fauna Selvatica he ricorda come la sospensione dell’attività venatoria sia necessaria per la tutela degli animali anche per evitare le dannose “conseguenze a lungo termine sugli habitat e sulle popolazioni di animali, duramente colpiti dagli eventi calamitosi di questi giorni”.
Sul piede di guerra la Federcalcio Veneto che si è dichiarato disponibile a collaborare con la regione mettendo a disposizione anche volontari ed esperti del territorio, ma che al tempo stesso ha chiesto la revoca immediata del provvedimento nel momento in cui venissimo meno le cause che l’anno reso necessario.
PARCO DELLO STELVIO, AUTORIZZATA LA CACCIA AI CERVI
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