«In un primo momento ho pensato a uno scherzo, poi non ho creduto alle mie orecchie». esordisce con queste parole Alberto Campedelli, intervistato da L’Arena, non credeva a quella telefonata che gli comunicava il ritrovamento, a 140 chilometri di distanza della sua Katy, una femmina di pastore tedesco scomparsa sei anni e mezzo fa.
La telefonata arrivava dal canile di Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, che il 6 maggio scorso aveva trovato e prelevato il cane in seguito ad una segnalazioni di residenti allarmati di vedere un cane randagio. Grazie all’anagrafe canina di Roma è stato possibile risalire al signor Campedelli che, disperato, oramai aveva perso le speranze: «Il cane scappò approfittando della momentanea apertura del cancello di casa. Lo cercai per mesi senza esito. Data l’indole mansueta e affettuosa, mi convinsi che Katy fosse stata portata via da qualcuno che deve averla tenuta con sé fino a poco tempo fa, trattandola peraltro piuttosto male, viste le condizioni in cui l’animale è tornato. Può darsi che, quando sparì, Katy sia salita da sola su qualche auto e che il proprietario del mezzo abbia pensato potesse fare al caso suo. Sia come sia, si eclissò come inghiottita dalla nebbia».
Il “papà” di Katy non sta più nella pelle così si è precipitato e racconta dell’incontro definito “commovente” dallo stesso protagonista: «Katy era assieme ad altri cani. L’ho chiamata una sola volta e subito, guaendo di felicità, mi ha riconosciuto e mi è saltata addosso scodinzolante. Mai avrei immaginato tanto affetto a distanza di anni. È rimasto stupito anche il personale del canile. Evidentemente Katy ricordava ancora la voce di chi le aveva voluto tanto bene». Ignota la vita della quadrupede durante questo “lungo viaggio” lontano da casa, secondo l’età canina Katy sarebbe rimasta via dalla sua casa per 45 anni, quasi mezzo secolo.
Una storia che ispirerebbe Walt Disney e i suoi disegni.
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