Qualche giorno fa, nel post nel quale vi indicavamo alcune possibili soluzioni per la cura del vostro animale in vista delle vacanze estive, vi avevamo segnalato che un’alternativa alle pensioni e agli alberghi per cani è rappresentata dal dog sitter; oggi, quindi, cercheremo di spiegarvi meglio quali sono gli ambiti di lavoro e le competenze di questa figura.
Come vi abbiamo già precisato nell’articolo citato, non dovete pensare al dog sitter solo come allo studente che lo fa come lavoretto per guadagnare qualche soldo in più: il dog sitter è un vero e proprio professionista con il compito di prendersi cura del cane quando voi non ci siete.
Fare il dog sitter non consiste solo nel portare a spasso il cane, ma anche nel dargli da mangiare, pulirlo, farlo giocare e fargli compagnia; il dog sitter può rimanere con il vostro cane qualche ora o anche tutta la giornata, e i prezzi variano a seconda del tempo e del servizio svolto. La scelta del dog sitter avviene un po’ come quella della baby sitter: prima di trovare quello giusto per il vostro amico dovrete fare un po’ di colloqui in modo da valutare, in base anche alle vostre esigenze, la preparazione e la compatibilità della persona che avete davanti.
Fare il dog sitter richiede, in primis, grande amore per i cani e per gli animali in generale, pazienza e dimestichezza con gli amici a quattro zampe, in quanto, pur essendo apparentemente semplice, questo lavoro implica molte responsabilità nei confronti del cane e del padrone, non solo morale ma anche civile.
Il dog sitter è responsabile delle condizioni in cui si trova il cane durante l’assenza del padrone, e se pur essendo il dog sitter estremamente amorevole, il cane dovesse soffrire troppo dell’assenza del padrone, ovvero la cosiddetta sindrome dell’abbandono, il dog sitter deve avvertire subito il padrone in modo da anticipare il rientro e far ritornare il cane alla forma iniziale.
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