La displasia dell’anca è la malattia muscoloscheletrica su base ereditaria più diffusa tra i cani, nonché la causa più comune di zoppia posteriore. Ne soffrono in particolare i cani di taglia grande-gigante come il San Bernardo, il Terranova, il Rottweiler, o il Golden Retriever, ma questo non significa che le razze canine di taglia più piccola ne siano esenti. Parliamo di razze a ben ragione, anche perché si tratta di una malattia genetica, fortemente ereditaria. La ricerca scientifica è giunta a queste conclusioni dopo anni di studio che hanno permesso di individuare circa 100 geni coinvolti nella malattia, e che hanno dimostrato come una delle conseguenze più drammatiche della displasia dell’anca sia la progressiva degenerazione di questa articolazione, anche nota come artrosi. Innovet, da 15 anni azienda leader nel settore dell’ortopedia veterinaria, ha sviluppato una speciale linea di integratori nutrizionali utili a prevenire l’artrosi, specie nei soggetti predisposti, anche per appartenenza di razza, alla displasia dell’anca. Ma cerchiamo di capire meglio il tutto.
La displasia dell’anca è caratterizzata da un anomalo sviluppo di questa articolazione. Normalmente, la testa del femore (di forma rotonda) si inserisce perfettamente nell’acetabolo (una sorta di coppa). In presenza di displasia, invece, questo incastro non è più perfetto, tale per cui si crea un movimento anomalo delle superfici articolari contrapposte, destinato nel tempo ad usurare le cartilagini e a generare una dolorosa e invalidante artrosi. Oltre all’aspetto genetico ci sono da considerare fattori ambientali che possono aggravare l’artrosi secondaria alla displasia dell’anca: il sovrappeso o la franca obesità, un’alimentazione errata ricca di calcio e fosforo, un’eccessiva o sbagliata attività fisica. Ma cosa fare dunque per prevenire tutto ciò?
Si tratta innanzitutto di controllare il più possibile la cause primaria scatenante l’artrosi, e cioè la displasia dell’anca. Lo si può fare con visite veterinarie precoci, in quanto già in un cucciolo di 4-5 mesi si possono individuare i segni clinici e radiografici di displasie e pensare ai rimedi, anche chirurgici, più opportuni. Per la prevenzione dell’artrosi, poi, vale l’adozione di misure combinate, come ad esempio il controllo del peso e dell’esercizio fisico, abbinato, specie nei cani a rischio articolare, all’uso di condroprotettori, per proteggere, riparare e rafforzare le cartilagini. Dalla ricerca scientifica Innovet è nato CONDROGEN® 3.0 : un supplemento nutrizionale della linea “Arthro System”, ideale sia per i cuccioli che per i cani adulti a rischio di artrosi, perché appartenenti a razze predisposte alle malattie ortopediche fonte di artrosi (le displasie, appunto) oppure perché sottoposti ad intenso sforzo fisico o sovraccarico articolare (es. cani da sport, da lavoro o in sovrappeso).
La particolarità di CONDROGEN®3.0 risiede, oltre che nell’ottimo rapporto costo/beneficio, anche nell’abbinamento sinergico di più principi attivi, in grado di esercitare un’azione anti-artrosica ottimale . La sostanza principale è NSCS 5/20, una frazione originale e brevettata di condroitin solfato, caratterizzata dal miglior assorbimento gastrointestinale, da una concentrazione preferenziale a livello delle articolazioni e, dunque, dalla massima efficacia condroprotettiva a lungo termine. A NSCS 5/20 e alla glucosamina HCl sono associati acido lipoico e glutammina: due sostanze che aumentano il tono muscolare, migliorano la stabilità delle articolazioni e facilitano il recupero motorio dopo esercizio fisico. CONDROGEN® 3.0 è disponibile in compresse appetibili, facili da somministrare in cicli di 90 giorni, intervallati da 60 giorni di sospensione. Per maggiori informazioni: www.articolazioniprotette.it o Servizio Clienti Innovet http://blog.innovet.it o su Facebook http://www.facebook.com/innovet.it
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