Il Governo proprio ieri ha accolto in aula al Senato un ordine del giorno sul decreto scuola che prevede l’inserimento delle materie relative alla tutela ambientale, alla protezione e ai diritti degli animali nei piani di studio a partire dalle scuole elementari, ma poi anche in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
La notizia ci rende chiaramente molto felici, anche perché crediamo che il rispetto per gli amici a 4 zampe, 2 ali o le branchie è valore importante da trasmettere agli adulti di domani. Proprio qualche tempo mi sono imbattuta in un gruppetto di bambini che con un bastone di legno infastidivano un cigno nei pressi del Lago di Arona e non pensate che non abbia detto nulla. Erano stranieri, ma il mio no l’hanno capito benissimo. Purtroppo non è raro vedere anche bambini che tagliano la coda alle lucertole, danno fuoco alle formiche o strappano le ali alle farfalle. Lo so, fa male solo a pensarci, eppure… succede.
Al di là delle motivazioni psicologiche che possono esserci dietro un simile gesto, sono fermamente convinta che ogni genitori, ma anche le istituzioni hanno il dovere di insegnare fin dai primi anni di vita il rispetto per gli animali. Sebbene una legge del 2004 contro i maltrattamenti degli animali contemplasse l’importanza di portare tra i banchi di scuola questa tematica, fino ad oggi è stato fatto ben poco in questa direzione. Attualmente, infatti, la scelta di insegnare o meno il rispetto dei diritti animali è lasciata ai singoli docenti e le proposte formative rivolte agli insegnanti che le associazioni animaliste riescono ad organizzare sono effettivamente troppo poche.
Con l’atto di ieri, invece, qualcosa inizia a muoversi per davvero e concretamente. Il Governo, inoltre, è ora impegnato anche a valutare l’opportunità di predisporre nel programma del prossimo anno scolastico lo studio delle leggi relative agli animali, con affidamento ad insegnanti dotati di specifica esperienza e preparazione.
Via| LAV – Photo Credit| Thinkstock
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