Amate i dinosauri? La scoperta di un nuovo esemplare in Zimbabwe allora sarà in grado davvero di emozionarvi. Anche se non siete strettamente degli appassionati di archeologia.
Nuova specie di dinosauri erbivori
Più nello specifico parliamo di un sauropodomorfo del tardo Triassico. Per quel che riguarda i dinosauri e ancor più generalmente i fossili, questo paese dell’Africa Meridionale sembra davvero offrire tantissimo. L’esemplare recentemente scoperto è stato chiamato Musankwa sanyatiensis. Ed è la quarta specie di dinosauro trovata in Zimbabwe.
Ammettiamolo, è impossibile non rimanere affascinati dai dinosauri e dalla loro storia. Non dobbiamo dimenticare che l’essere umano è parte del pianeta da soli 300 mila anni. I dinosauri hanno abitato la Terra per ben 165 milioni di anni. Un bel record per questi vertebrati che hanno primeggiato per tutto il Mesozoico.
Ed è incredibile come ancora sia possibile imbattersi in resti di dinosauri ancora oggi. Sebbene non dovrebbe stupirci lo scoprire nuove tipologie di questi animali. I resti sono stati scoperti da una squadra di ricercatori provenienti da diversi atenei africani, inglesi e americani. E lo studio dedicato è stato pubblicato sulla rivista Acta Paleontologica Polonica.
Entrando nello specifico, la scoperta è avvenuta sull’isola Spurwing nel lago Kariba, un bacino artificiale al confine tra lo Zambia e lo Zimbabwe. Sono stati trovati una tibia, un astragalo e un femore destro che hanno consentito la classificazione evidenziando le differenze dagli altri dinosauri saurodopomorfi del tardo Triassico.
E’ stato possibile ricostruire come il Musankwa sanyatiensis fosse parte dei Sauropodomorpha, il gruppo di dinosauri dal collo lungo e dalla testa piccola. Gli stessi che poi avrebbero rappresentato la base genetica degli animali terrestri più grandi che ancora rappresentano la nostra fauna.
Leggero nonostante le dimensioni
Il ritrovato, spiegano i ricercatori, era parte del ramo più antico della suddetta famiglia di dinosauri, come il Plateosaurus. Il Musankwa sanyatiensis, nonostante le sue imponenti dimensioni, era anche abbastanza leggero da poter camminare indistintamente su quattro o su due zampe.
Si pensa infatti che pesasse circa 390 chili e fosse erbivoro. Questa scoperta non è importante solo per il ritrovamento in sé. Ma anche perché a livello paleontologico sarà in grado di aprire numerose strade di studio.
Quando questi ritrovamenti avvengono non c’è solo l’emozione legata strettamente alla scoperta. Vi è anche l’emozione correlata al poter riuscire a spiegare qualcosa che fino a quel momento era rimasto ignoto.
La possibilità di saperne di più sul passato nel nostro pianeta e quello che è avvenuto prima che gli esseri umani la colonizzassero con la loro presenza.