La dilatazione/torsione gastrica nel cane (GDV, dall’inglese Gastric Dilatation Volvulus) è una situazione clinica di emergenza che vede coinvolti più spesso cani di grossa taglia. Si verifica quando lo stomaco si riempie di gas e si espande, ruota e intrappolando il gas al suo interno impedisce anche l’afflusso di sangue allo stomaco. La pressione nello stomaco si accumula e non può essere rilasciata, il tessuto dello stomaco diventa necrotico (muore) e lo stomaco può anche subire profonde lacerazioni.
L’espansione dello stomaco ha un grave effetto sul cuore e sui polmoni, causando difficoltà di respirazione e ritmo cardiaco anomalo. La maggior parte dei cani andrà in stato di shock non appena i sintomi della dilatazione gastrica compaiono. La morte può verificarsi nel giro di poche ore (o anche meno).
I segni più comuni ed evidenti sono:
- Addome disteso e gonfio
- Conati di vomito ma incapacità effettiva di vomitare
- Letargia (il cane dorme troppo)
- Salivazione eccessiva
- Respiro affannato
- Irrequietezza
- Gengive pallide e smorte
Se si nota uno qualsiasi di questi sintomi, si dovrebbe correre dal veterinario, soprattutto se il vostro è un cane di grossa taglia. Alcuni cani sviluppano dilatazione gastrica senza torsione. In entrambi i casi, recarsi immediatamente dal veterinario accrescerà le probabilità di sopravvivenza del cane.
Tramite radiografie addominali il veterinario potrà confermare che si è in presenza di dilatazione gastrica. Il personale veterinario predisporrà cateteri per via endovenosa. Il prelievo di sangue servirà per eseguire una serie di test – questi includono solitamente un esame emocromocitometrico completo (CBC), il pannello della chimica (per valutare lo stato degli organi e le altre funzioni del corpo), e, talvolta, elettroliti e l’analisi dei gas nel sangue. Un elettrocardiogramma (ECG) sarà probabilmente effettuato per verificare aritmia cardiaca. Se necessario, verranno somministrati farmaci per stabilizzare il battito cardiaco. L’ossigenoterapia a volte è necessaria per i cani con difficoltà respiratorie. Non appena la diagnosi è confermata, il trattamento standard iniziale per la dilatazione gastrica è quello di tentare la decompressione passando un tubo nello stomaco. Se il tubo può essere passato, il gas viene rilasciato e lo stomaco può essere pompato per rimuovere il cibo. Veterinari, tecnici e assistenti lavoreranno in squadra per eseguire questi esami e le cure contemporaneamente e il più rapidamente possibile. Le procedure di cui sopra dovrebbero aver luogo nei primi 10, 20 minuti per poter essere efficaci al 100%.
Una volta che il cane è fuori pericolo, anche se la decompressione ha avuto successo, generalmente si rivela comunque necessario un intervento chirurgico. Senza intervento chirurgico, il cane è a rischio estremamente elevato di subire nuovi attacchi. Durante l’intervento chirurgico, lo stomaco ed i tessuti circostanti saranno ispezionati per riscontrare eventuali danni. In alcuni casi, la milza e/o parte dello stomaco dovranno essere rimossi a causa di necrosi dei tessuti – e questo riduce le probabilità di recupero. Purtroppo, alcuni cani hanno un grado elevato di danni ai tessuti che non possono essere salvati. Questo è il motivo per cui agire il più presto possibile è così importante. Se il danno può essere riparato, lo stomaco è poi chirurgicamente appeso alla parete del corpo. Questo aiuterà a prevenire dilatazione e torsioni in futuro.
Le ore immediatamente successive all’intervento sono di fondamentale importanza, perchè come in ogni decorso post-operatorio possono verificarsi complicazioni. I cani vengono ricoverati e le cure vengono somministrate per via endovenosa. Non vengono dimessi dall’ospedale fino a quando non sono sulla via di guarigione.
Molti studi sono stati condotti per determinare le cause della dilatazione gastrica, ma i ricercatori non sono ancora del tutto certi del perché si verifichi la condizione. Tuttavia, molti esperti concordano sul fatto che le seguenti circostanze possono aumentare il rischio:
- Razze di grossa taglia
- Torace grande e profondo
- Il cane ingoia troppo in fretta
- Attività fisica eccessiva dopo un pasto troppo abbondante
- Un solo pasto al giorno
- Stress, ansia
- Eccessiva magrezza
- Predisposizione genetica
E’ fuori dubbio che alcune razze di cani siano predisposte per la dilatazione gastrica. Secondo la maggior parte degli studi, le razze più comuni di cani a rischio di torsione sono gli alani, i Weimaraners, i barboncini e i San Bernardo.
Ci sono molte teorie sulla prevenzione della dilatazione gastrica, anche se gli studi hanno contraddetto questi metodi nel corso degli anni. Uno dei modi più sicuri è un intervento di chirurgia elettiva (vale a dire non urgente) che serve a fissare lo stomaco alla parete del corpo. Questa procedura può spesso essere eseguita anche durante l’operazione di sterilizzazione di un cane giovane ma è molto costosa, perciò di solito è raccomandata solo nei cani che sono considerati a rischio più di altri. Parlate con il vostro veterinario sulle opzioni disponibili per il vostro cane.
Altre misure preventive sono ancora in discussione. Non tutti gli esperti concordano sulla efficacia dei seguenti metodi, quindi parlatene con il veterinario:
- Due o più pasti al giorno
- Far mangiare il cane più lentamente
- Evitare esercizio fisico intenso dopo i pasti
Al di là della profilassi, la cosa più importante da fare è osservare attentamente il cane, per intervenire tempestivamente e avere già l’indirizzo di un buon ospedale per animali attrezzato per questo genere di interventi e il più possibile nelle vicinanze di casa. Ancora una volta, non si può sottolineare mai abbastanza quanto sia importante discutere di prevenzione con il veterinario.
[Fonte: Dogs.about.com]
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